Il vicepresidente designato della commissione europea: "Non sono qui per rappresentare un partito politico ma il mio impegno verso l'Ue"

Si è svolta nella mattinata di martedì l’audizione al vicepresidente designato della commissione europea Raffaele Fitto presso la commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo. A guidare la seduta il presidente della commissione REGI, il socialista romeno Adrian-Dragos. Fitto ha iniziato il suo discorso introduttivo parlando in inglese. “Non sono qui per rappresentare un partito politico. Non sono qui per rappresentare uno stato membro. Sono qui oggi per riaffermare il mio impegno verso l’Ue. Sarò rigoroso e agirò sempre nell’interesse della nostra unione e dei nostri cittadini” ha detto Fitto. “Parlerò di politica nazionale solo per quanto riguarda il mio portafoglio, non entrerò in alcun modo nel dibattito di politica nazionale” ha aggiunto.

Fitto: “Sono qui perché Governo Meloni mi ha proposto questo ruolo”

“Io ho citato la Democrazia cristiana che è stato il mio primo partito nella mia lunga attività politica, che non è affatto breve, e le esperienze sono state differenti perché l’Italia ha vissuto diverse fasi. Non ho indicato tutte le altre mie esperienze politiche ma come ho detto nel mio discorso iniziale io sono qui anche perché il mio governo guidato da Giorgia Meloni mi ha proposto di questo io sono onorato e lo sottolineo”.

Fitto: “Next Generation Eu? Oggi non avrei dubbi su questo”

“In merito alla mia astensione e all’astensione dei Fratelli d’Italia sul Next Generation Eu in quel momento, avevamo dubbi sull’attuazione e su alcuni aspetti legati a questioni che non erano ancora chiare, e infatti non abbiamo votato contro. Basandomi sull’esperienza che ho avuto come ministro per il Pnrr in Italia, direi che esperienza è stata positiva. Se dovessi votare domani, voterei a favore” ha detto Fitto.

Verdi: “Fitto non supera test di idoneità, decisione finale rinviata”

Oggi, il gruppo Verdi/ALE ha partecipato all’audizione del commissario designato Raffaele Fitto. La sua mancanza di impegno nei confronti del Green Deal e il suo rifiuto di riconoscere il suo comportamento di voto passato non sono riusciti a convincere gli eurodeputati Verdi/ALE. I coordinatori della commissione REGI non sono riusciti a trovare una maggioranza per approvare la sua nomina e quindi la decisione finale è stata rinviata. Lo scrive il gruppo dei Verdi al Parlamento europeo in una nota.

L’eurodeputato Bas Eickhout, copresidente dei Verdi/ALE, commenta: “Ci aspettiamo che ogni commissario sostenga i valori dell’Unione europea, tra cui la protezione della democrazia e dei diritti fondamentali. Raffaele Fitto ha dimostrato più volte, attraverso la sua affiliazione politica di estrema destra, di non sostenere questi valori e di non avere a cuore gli interessi dell’Unione europea e dei suoi cittadini. Ciò lo rende inadatto a rappresentare la Commissione in un ruolo così importante come quello di vicepresidente esecutivo.

Qualsiasi tentativo da parte del Ppe di ritardare le conferme di commissari qualificati come Teresa Ribera e Stephane Séjourné come ritorsione per Fitto significherà che il Ppe sarà responsabile del ritardo della conferma del collegio nel suo complesso, solo per confermare un candidato di estrema destra che non è idoneo a rappresentare la Commissione come suo vicepresidente esecutivo”.

L’eurodeputata Terry Reintke, co-presidente dei Verdi/ALE, commenta: “Raffaele Fitto non è idoneo a rappresentare la Commissione come vicepresidente esecutivo. La sua mancanza di interesse per il Green Deal dimostra che non è la scelta più adatta per lavorare nelle commissioni Pesca, Trasporti o Agricoltura. Sotto la sua guida, l’implementazione del Recovery and Resilience Fund a livello nazionale è stata pesantemente criticata. La parte democratica di questa casa deve essere unita nella spinta contro la normalizzazione dell’estrema destra. Il Ppe rischia di creare molto cattivo sangue duraturo se insiste nel far passare la nomina di Fitto contro i desideri delle altre forze democratiche”.

Rinviato a data da destinarsi il voto

Dunque, in mancanza dell’accordo nella Commissione Regi, il voto su Raffaele Fitto è stato rinviato. Inoltre, i coordinatori della commissione Affari esteri del Parlamento europeo hanno rinviato anche la valutazione di Kaja Kallas come Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri. “I coordinatori della commissione Affari esteri del Parlamento europeo hanno deciso di rinviare la riunione di valutazione di Kaja Kallas e i coordinatori della commissione Sviluppo regionale hanno deciso di rinviare la riunione di valutazione di Raffaele Fitto”, ha annunciato su X la portavoce dell’Eurocamera, Delphine Colard. Secondo alcune fonti parlamentari il rinvio potrebbe andare anche oltre mercoledì, “a data da destinarsi”

Fonti S&D: “Rischio che salti tutto, serve chiarezza da von der Leyen”

L’equilibrio nella maggioranza sta saltando, con la decisione di rinviare i giudizi sui vicepresidenti esecutivi a data da definire e con il rischio che possa slittare anche alla prossima settimana. Quello che chiediamo è chiarezza da parte di von der Leyen, che si è affrettata a venire in Parlamento, sul fatto che la maggioranza sia europeista e non si sia allargata a destra. Il Ppe deve rendere conto sul fatto di aver affidato una vicepresidenza esecutiva a Ecr“, apprende LaPresse da fonti qualificate di S&D, il gruppo dei Socialisti Europei di cui fa parte anche il Pd. “L’elezione di Trump ha cambiato anche lo scenario, rendendo necessaria chiarezza anche sulla prossima Commissione europea“, spiega la fonte. A rendere l’idea di come stia saltando tutto, è il messaggio delle stesse fonti, anche un’altra circostanza: l’attacco dei popolari spagnoli a Teresa Ribera, ministra della Transizione ecologica iberica e vicepresidente designata con delega alla Transizione verde e Concorrenza. I popolari hanno annunciato che non voteranno Ribera, del Psoe (S&D), ritenendola responsabile di una presunta cattiva gestione delle alluvioni nella regione di Valencia.

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