Considerato un fedelissimo del tycoon e fautore di politiche estreme, la sua conferma al Senato potrebbe essere a rischio
La scelta di Donald Trump di affidare al 42enne Matt Gaetz il ruolo di procuratore generale degli Stati Uniti ha creato polemiche e divisioni, anche all’interno della galassia repubblicana. Avvocato e membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato della Florida dal 2017 al 2024, Gaetz è considerato un fedelissimo di Trump e fautore di politiche estreme, tanto che la sua conferma al Senato potrebbe essere a rischio.
I dubbi dei senatori
La senatrice repubblicana del Maine Susan Collins si è detta “scioccata” dalla notizia della nomina e la collega dell’Alaksa Lisa Murkowski ha affermato che Gaetz “non è un candidato serio”. Il senatore della Carolina del Nord Thom Tillis, membro repubblicano della commissione Giustizia del Senato, ha espresso “dubbi” sulla nomina, affermando che Gaetz avrà “il suo bel da fare” per ottenere abbastanza voti per la conferma. “Sono sicuro che sarà un’udienza di conferma da popcorn”, ha dichiarato. Al dibattito di giugno tra Trump e il presidente Joe Biden, Gaetz era in prima fila nella sala. Dopo l’uscita di Biden dalla corsa, è stato tra coloro che hanno aiutato Trump a prepararsi per il successivo dibattito con la vicepresidente Kamala Harris, in cui il tycoon ha fatto affermazioni false sui migranti haitiani che mangerebbero gli animali domestici, dichiarazioni che Gaetz, tra gli altri, aveva diffuso online.
Gaetz è anche uno dei principali sostenitori della teoria secondo cui Donald Trump sarebbe stato preso di mira ingiustamente dal sistema giudiziario americano. “Dovremmo esercitare una pressione a tutto campo contro questo governo armato che è stato messo contro il nostro popolo”, ha dichiarato, affermando di essere pronto ad “abolire” tutte le “agenzie a tre lettere, dall’Fbi all’Atf”, l’agenzia per la prevenzione dei crimini legati all’alcool, al tabacco e alle armi da fuoco. Se Gaetz fosse confermato nel ruolo scelto per lui da Trump, avrebbe la supervisione su entrambe queste agenzie.
La dichiarazione di Trump
Nella dichiarazione in cui ha annunciato la sua decisione, Trump ha detto che Gaetz avrebbe sradicato la “corruzione sistemica” al Dipartimento di Giustizia riportandolo “alla sua vera missione di combattere il crimine e sostenere la nostra democrazia e la Costituzione”. L’esponente repubblicano, che si definisce “populista libertario”, si era reso protagonista di dichiarazioni controverse anche in occasione dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, sostenendo che fosse opera di Antifa travestiti da sostenitori del tycoon. All’inizio del 2023, Gaetz è stato tra i conservatori che si sono opposti alla candidatura di Kevin McCarthy alla presidenza della Camera, costringendolo ad aspettare 15 scrutini prima di ottenere il posto. Ed è stato lo stesso Gaetz a orchestrare il voto che alla fine ha portato all’estromissione di McCarthy.
L’indagine per traffico sessuale
Gaetz nel 2020 è stato sotto indagine per traffico sessuale. Secondo l’accusa avrebbe pagato ragazze minorenni ed escort o offerto loro regali in cambio di prestazioni sessuali. L’indagine del Dipartimento di Giustizia si è chiusa nel 2023 senza alcuna accusa nei confronti di Gaetz, che si è sempre proclamato innocente, ma è tuttora sotto inchiesta da parte della commissione Etica della Camera. Michael Guest, presidente repubblicano della commissione, ha dichiarato all’Associated Press che la nomina di Gaetz “non cambia” l’indagine in corso. Le sue dimissioni dalla Camera in vista del nuovo incarico implicano però che la commissione non avrà più la giurisdizione per continuare l’indagine.
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