Ha preso il via a Baku, in Azerbaigian, la seconda settimana del vertice delle Nazioni Unite sul clima e continuano le proteste degli attivisti che si sono riuniti all’interno della sede della Cop 29, chiedendo ai negoziatori di trovare un accordo al più presto, visti i lenti progressi. La discussione sul reperimento di fondi per contenere e adattarsi ai cambiamenti climatici prosegue con la speranza che i rappresentanti dei Paesi possano superare le divergenze. I manifestanti hanno anche invitato i 38 membri dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, tra cui gli Stati Uniti Regno Unito, Corea del Sud, Giappone e Germania, che si incontreranno a Parigi, ad approvare le proposte di tagliare la spesa pubblica per i progetti esteri sui combustibili fossili, per un valore fino a 40 miliardi di dollari.

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