Zelensky: "Russi hanno colpito dormitorio scolastico, 7 vittime". Mosca: "Oltre 900mila soldati morti o feriti da inizio guerra"
Sono passati mille giorni dall’inizio della guerra in Ucraina e da quel 24 febbraio del 2022 quando il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato l’operazione speciale nel Donbass via terra, mare e aria e dando il via all’invasione dell’Ucraina. In questi quasi tre anni sono migliaia i morti causati dal conflitto (c’è chi parla di oltre un milione di vittime) anche se una stima accurata non è mai stata fatta. I dati ufficiali del Consiglio europeo, aggiornati a gennaio 2024, parlano invece di 4,2 milioni di rifugiati ucraini che godono della protezione temporanea nell’Ue. Ma anche in questo caso ci sono stime decisamente superiori che parlano oltre sei milioni di rifugiati ucraini all’estero.
E mentre la popolazione ucraina prova a convivere con la tragedia che ha travolto il Paese la diplomazia internazionale sembra non fare passi sostanziali verso una risoluzione pacifica del conflitto. Le parole di Biden che ha dato l’ok a Kiev all’utilizzo di missili a lungo raggio, hanno suscitato reazioni forte da parte di Mosca che ha accusato il presidente americano di “gettare benzina sul fuoco” promettendo “risposte appropriate”. Macron ha giudicato “del tutto buona” la decisione americana mentre dal G20 in corso in Brasile spingono per iniziative costruttive che sostengano “una pace giusta e duratura”.
IN AGGIORNAMENTO
Berlino: “Putin irresponsabile sul nucleare, non ci facciamo intimidire”
Il governo tedesco “prende sul serio” le “dichiarazioni irresponsabili” sull’uso delle armi nucleari da parte del presidente russo Vladimir Putin. Allo stesso tempo, non si lascerà “intimidire” dalle minacce e dalla propaganda russa. Lo apprende LaPresse da ambienti del governo federale. Il governo tedesco “prende atto della pubblicazione della dottrina nucleare russa. Da molti mesi la propaganda russa cerca di diffondere la paura per intimidire l’Ucraina e i suoi partner. Putin ha anche ripetutamente minacciato di usare armi nucleari in passato. Il governo tedesco prende molto sul serio le dichiarazioni irresponsabili sull’uso delle armi nucleari. Allo stesso tempo, non ci lasceremo intimidire da tutto ciò“, hanno riferito le fonti governative tedesche.
Zelensky: “Abbiamo missili e droni a lungo raggio e li useremo”
“L’Ucraina ha capacità a lungo raggio, abbiamo droni a lungo raggio di nostra produzione. Abbiamo i missili Long Neptune, e non solo uno, e ora abbiamo gli Atacms. Useremo tutto questo“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa con la premier danese Mette Frederiksen. Lo riporta Rbc-Ukraine.
Kiev: preso di mira deposito di munizioni russo a Bryansk
Lo Stato maggiore dell’esercito ucraino ha affermato di aver effettuato un attacco all’arsenale del 1046° Centro di supporto logistico nella zona di Karachev, nella regione russa di Bryansk. Lo Stato maggiore ha aggiunto che nell’area colpita sono state udite esplosioni e detonazioni multiple. “La distruzione dei depositi di munizioni delle forze di occupazione russe, finalizzata a porre fine all’aggressione armata della Russia contro l’Ucraina, continuerà”, si legge nel comunicato.
Mosca: abbattuti 5 missili Atacms su regione Bryansk
“Questa notte alle 3.25 il nemico ha colpito una struttura sul territorio della regione di Bryansk con sei missili balistici. Secondo i dati confermati, sono stati utilizzati missili operativi-tattici Atacms di fabbricazione statunitense. A seguito di una battaglia antimissile da parte di equipaggi di S-400 SAM e Pantsir SAM, cinque missili sono stati abbattuti e uno è stato danneggiato”. È quanto ha affermato il ministero della Difesa della Russia, come riporta l’agenzia Tass. “I frammenti sono caduti sul territorio tecnico di una struttura militare nella regione di Bryansk, causando un incendio che è stato prontamente spento. Non ci sono state vittime o danni”, ha aggiunto il ministero di Mosca.
Cdu-Csu, no Taurus a Kiev? Ritirare patente a Scholz, è un ‘pilota fantasma’
“Prima Friedrich Merz diventerà cancelliere, meglio sarà per l’Ucraina e per la sicurezza dell’Europa. Al ‘pilota fantasma’ Scholz deve essere ritirata la patente di guida politica il prima possibile”. Lo ha detto a LaPresse il vice capogruppo parlamentare della Cdu-Csu, Johann David Wadephul, in merito alla posizione del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che ha ribadito di non voler consegnare i missili tedeschi a lungo raggio Taurus all’Ucraina. Per la Cdu-Csu ora è importante puntare alle prossime elezioni federali, dato che intervenire con mozioni parlamentari non cambierebbe le cose. “Un’altra proposta che non ottiene la maggioranza e che non interessa a Scholz sarebbe solo un successo di pubbliche relazioni per Putin”, ha spiegato Wadephul, ricordando che, ad esempio, prima della rottura della coalizione di governo, Cdu-Csu avevano offerto all’Fdp “l’opportunità di aiutare l’Ucraina con i Taurus”, ma per il partito liberale “la coalizione era ancora più importante e l’Ucraina ha pagato a caro prezzo”.
Zelensky: “Putin rimane più piccolo della forza dell’Ue unita”
“Putin rimane più piccolo della forza dell’Europa unita. Vi esorto a non dimenticarlo e a non dimenticare quanto l’Europa è capace di realizzare. E se potessimo impedire che lo stile di vita europeo crolli, possiamo sicuramente spingere la Russia verso una pace giusta. La pace è ciò che desideriamo di più. Due anni fa, abbiamo proposto la formula di pace e sono grato a tutta l’Europa e a ogni partner che ci ha sostenuto”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo da remoto alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo a Bruxelles per i 1000 giorni di invasione russa.
Metsola: “A fianco di Kiev finché necessario per vera pace”
“Oggi, celebriamo 1.000 giorni da quando la Russia ha scatenato la sua brutale invasione dell’Ucraina.1.000 giorni di terrore, sofferenza e perdite inimmaginabili. 1.000 giorni di coraggio, resilienza e spirito indistruttibile. Per 1.000 giorni, il popolo ucraino – e tu, Presidente Zelensky – avete mostrato al mondo cosa significa il vero coraggio. Vi siete ribellati, rifiutandovi di cedere”. Così la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola aprendo la seduta straordinaria dell’Eurocamera sui 1000 giorni di conflitto in Ucraina. “Il vostro popolo è un’ispirazione per tutti coloro che apprezzano la libertà in tutto il mondo. E per 1.000 giorni, questo Parlamento europeo è rimasto spalla a spalla con il popolo ucraino e i suoi rappresentanti nella Verkhovna Rada, uniti e incrollabili. E continueremo a stare con l’Ucraina – oggi, domani e ogni giorno. Per tutto il tempo necessario”, ha rimarcato
Standing ovation all’Eurocamera, Zelensky si commuove
Standing ovation al Parlamento europeo riunito a Bruxelles in una plenaria straordinaria per ricordare i 1000 giorni di conflitto in Ucraina. Accolto da un lungo e fragoroso applauso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, collegato da remoto, è apparso visibilmente commosso dal caloroso sostegno.
For as long as it takes 🇪🇺🇺🇦@ZelenskyyUa #SlavaUkraini https://t.co/mXEPLDJTX1
— Roberta Metsola (@EP_President) November 19, 2024
Media Kiev: usati per prima volta missili Atacms in territorio russo
Le forze di difesa ucraine avrebbero colpito per la prima volta il territorio russo con i missili balistici Atacms forniti dagli Usa. Lo scrive Rbc-Ukraine citando una fonte militare informata di Kiev. Secondo la fonte il bersaglio è una struttura militare vicino alla città di Karachev nella regione di Bryansk a circa 130 chilometri dal confine con l’Ucraina. Il bersaglio sarebbe stato “colpito con successo”.
Cremlino: “Biden ha deciso di lasciare a Trump un’eredità scomoda”
Continuando il supporto all’Ucraina “l’amministrazione Biden, che dovrebbe lasciare la Casa Bianca, vuole lasciare un’eredità scomoda all’amministrazione Trump”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che l’attuale presidente americano manterrà questo atteggiamento fino alla fine del suo mandato “perché è per la guerra, non per la pace”.
Medvedev: “Abbiamo diritto a rispondere con armi distruzione di massa”
“Oggi è stata approvata una nuova versione dei Fondamenti della politica statale nel campo della deterrenza nucleare. L’uso dei missili della Nato in questo modo può ora essere qualificato come un attacco da parte dei Paesi del blocco contro la Russia. In questo caso sorge il diritto di reagire con armi di distruzione di massa contro Kiev e le principali installazioni della Nato, ovunque si trovino. E questa è già la Terza Guerra Mondiale”. Lo ha affermato su Telegram, il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev. “Forse il vecchio Biden ha davvero deciso di morire con grazia, portando con sé una parte significativa dell’umanità”, ha aggiunto.
Cremlino: “Non esclusa risposta nucleare ad attacchi missilistici Kiev”
La Russia non esclude una risposta nucleare in caso di attacchi con armi non nucleari da parte dell’Ucraina verso il suo territorio. “Questo punto è menzionato”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, facendo riferimento all’aggiornamento del documento della dottrina nucleare russa firmato dal presidente Putin. Lo riporta Ria Novosti. Nel documento si spiega che la Federazione Russa si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione con armi convenzionali contro di essa e contro la Bielorussia tali da creare una minaccia critica alla loro sovranità o integrità territoriale da parte di uno Stato non nucleare ma sostenuto da una potenza nucleare. Peskov ha aggiunto che qualsiasi decisione relativa all’eventuale uso di armi nucleari “spetta al presidente della Federazione russa” che, “se lo ritiene necessario” può “informare i vertici politico-militari di altri Stati o organizzazioni internazionali sulla disponibilità della Federazione Russa all’uso di armi nucleari o sulla decisione presa di utilizzare armi nucleari, nonché per quanto riguarda il fatto del loro utilizzo”.
Putin approva decreto che aggiorna dottrina nucleare
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto che approva l’aggiornamento della dottrina nucleare. Lo riporta la Tass. Secondo il principio fondamentale della dottrina le armi nucleari sono una misura di ultima istanza per proteggere la sovranità del Paese. Allo stesso tempo – viene spiegato – a causa dell’emergere di nuove minacce e rischi militari, la Russia ha dovuto chiarire i parametri che consentono l’uso delle armi nucleari. In particolare – si legge – è stata ampliata la categoria degli Stati e delle alleanze militari soggette a deterrenza nucleare. È stato aggiunto l’elenco delle minacce militari che richiedono tali azioni per essere neutralizzate. L’aggressione di qualsiasi Stato non nucleare, ma con la partecipazione o il sostegno di un paese nucleare, sarà considerata un attacco congiunto alla Federazione Russa. Inoltre, una risposta nucleare da parte della Russia è possibile in caso di minaccia critica alla sua sovranità, anche con armi convenzionali, in caso di attacco alla Bielorussia come membro dello Stato dell’Unione, in caso di lancio massiccio di armi nucleari aerei militari, missili da crociera, droni e altri velivoli e il loro attraversamento del confine russo. La versione precedente della dottrina nucleare russa era stata approvata nel giugno 2020 sostituendo un documento approvato dieci anni prima.
Kiev: “Non ci sottometteremo mai agli occupanti”
“L’Ucraina non si sottometterà mai agli occupanti e l’esercito russo sarà punito per aver violato il diritto internazionale”. Lo ha affermato il ministero degli Esteri ucraino in un comunicato stampa sui 1000 giorni dall’inizio dell’invasione militare su vasta scala da parte della Russia. “La guerra aggressiva più vasta nel continente europeo dopo la Seconda guerra mondiale, scatenata dalla Russia, ha distrutto il sistema di sicurezza internazionale”, si legge ancora. “La Russia sta conducendo una guerra ibrida non solo contro l’Ucraina, ma anche contro il mondo intero, usando cibo, energia e altre risorse come armi. La Russia sta implementando campagne di disinformazione e attacchi informatici su larga scala, cercando di manipolare l’opinione pubblica, diffondere il caos e dividere le società democratiche”, spiega Kiev. “Per mille giorni, impressionando il mondo con la sua resilienza, il popolo ucraino ha continuato a resistere all’aggressore con determinazione, per il bene di un futuro indipendente, libero dalla coercizione della dittatura del Cremlino”.

Borrell: “1000 giorni di resistenza, inimmaginabile per Putin”
“Oggi ricordiamo i 1000 giorni di invasione russa. Forse dovrebbe contare i giorni da quando Putin ha invaso la Crimea, allora parleremmo di 4000 giorni di guerra, ma l’invasione su vasta scala è di 1000 giorni. Qualcosa che di sicuro Putin non poteva immaginare. Stava pianificando due settimane di guerra per arrivare rapidamente a Kiev e cambiare regime in Ucraina, ma 1000 giorni dopo, gli ucraini resistono ancora con molto successo sul campo di battaglia, molti sforzi, molte vittime da entrambe le parti e molto supporto dall’Unione Europea”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell al suo arrivo al Consiglio Esteri-Difesa a Bruxelles. “Oggi, discuteremo con i ministri della difesa su come continuare a supportare l’Ucraina”, aggiunge Borrell, ricordando che oggi è il 123° e ultimo Consiglio che presiederà.
Mosca: “Oltre 900mila soldati morti o feriti da inizio guerra”
Dal 24 febbraio del 2022 circa 906mila soldati ucraini sono stati uccisi o feriti nel conflitto con la Russia. Il numero delle perdite nel 2024 ha già superato quello dei due anni precedenti, scrive la Tass. Al 27 febbraio 2024, secondo i dati forniti dal ministero della Difesa, le forze armate di Kiev avevano perso oltre 444mila soldati tra morti e feriti. Secondo i rapporti del dipartimento militare russo a questi andrebbero aggiunti altri 462.5 mila soldati morti e feriti negli ultimi mesi.
Zelensky: “Russi hanno colpito dormitorio scolastico, 7 vittime”
Nella notte un drone ha russo ha colpito un dormitorio scolastico a Hlukhiv nella regione ucraina di Sumy al confine con la Russia. “Tragicamente, al momento, sappiamo che sette persone, tra cui un bambino, sono state uccise in questo attacco”, ha affermato su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Più di dieci altre persone sono rimaste ferite, tra cui due bambini, e potrebbero esserci ancora persone intrappolate sotto le macerie. Si stanno facendo i massimi sforzi per salvare e aiutare tutti”.
Russia continues to terrorize our border regions. Last night, a drone hit Hlukhiv, destroying a dormitory at one of the local educational institutions. Tragically, as of now, we know that seven people, including a child, were killed in this attack. My deepest condolences go to… pic.twitter.com/QTGbj5GQXn
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) November 19, 2024
Zelensky: “Costringere la Russia a una pace giusta”
“Ogni giorno, esortiamo il mondo a essere risoluto. Ogni nuovo attacco russo non fa che confermare le vere intenzioni di Putin. Vuole che la guerra continui, non è interessato a parlare di pace. Dobbiamo costringere la Russia a una pace giusta”. Lo ha affermato su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo che le forze armate di Mosca hanno colpito in un raid un dormitorio scolastico nella regione di Sumy.
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