Naim Qassem ha aggiunto che il gruppo libanese ha ripreso vigore dopo la morte di Nasrallah
Il leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha minacciato: “Israele ha attaccato il cuore di Beirut, quindi deve aspettarsi che la risposta avvenga nel centro di Tel Aviv. Deve pagarne il prezzo”. Lo ha detto in un discorso televisivo, in concomitanza con gli ultimi sviluppi per una tregua tra Hezbollah, il governo del Libano e Israele.
L’uccisione di Nasrallah
Dopo l’uccisione da parte di Israele il 27 settembre del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, il suo successore Qassem ha ammesso che il partito libanese ha attraversato una fase di “confusione” per 10 giorni. Ma poi, “abbiamo ritrovato vigore in tutti i settori e disponiamo dei mezzi necessari per affrontare le sfide”.
La proposta di tregua
“Abbiamo ricevuto il documento negoziale, lo abbiamo studiato attentamente e abbiamo formulato osservazioni al riguardo. Anche il presidente del Parlamento, Nabih Berri, ha espresso osservazioni che sono in accordo con le nostre”, ha aggiunto il leader di Hezbollah. “Abbiamo negoziato in base a due principi: il primo, un cessate il fuoco completo e totale, e il secondo, la preservazione della sovranità libanese“, ha spiegato, “l’occupazione pensava di poter ottenere, attraverso un accordo, ciò che non è riuscita a ottenere sul campo, ma questo è impossibile”.
“Continueremo a combattere”
Qassem ha continuato: “Siamo di fronte a un nemico feroce e continueremo a combattere a qualunque costo, perché aumenteremo anche il costo per il nemico. Affrontiamo mostri umani israeliani supportati da mostri umani americani. Spero che ne usciremo”. “Abbiamo resistito e quando il nemico non riesce a raggiungere i suoi obiettivi, significa che abbiamo vinto”, ha sottolineato, precisando: “Continueremo sul campo, indipendentemente dal fatto che i negoziati abbiano successo o meno”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata