LaPresse ha intervistato Abeer Odeh sul mandato d'arresto internazionale per Gallant e Netanyahu
L’ambasciatrice di Palestina in Italia, Abeer Odeh, ha rilasciato alcune dichiarazioni a LaPresse a proposito dei mandati d’arresto emessi dalla Cpi nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. “La Corte penale internazionale stabilisce che quanto sta accadendo a Gaza è inaccettabile e che chi compie questi atti criminali debba essere perseguito legalmente. Ci aspettiamo che i 124 Paesi aderenti alla Statuto di Roma, compresa l’Italia, attuino gli ordini emessi dalla Corte, perché non si tratta di una scelta ma di un dovere”, ha detto l’ambasciatrice.
“La decisione presa ieri dalla Corte penale internazionale di emettere ordini di arresto nei confronti dell’attuale primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant è estremamente importante sotto molti punti di vista” dice ancora.
“La Corte penale internazionale riconosce la sofferenza inaudita inflitta da Israele al popolo palestinese, sottolineando come questi rappresentanti del governo israeliano abbiano intenzionalmente e consapevolmente privato la popolazione civile di Gaza di beni indispensabili alla sua sopravvivenza, commettendo crimini contro l’umanità e il crimine di guerra dell’uso della fame come arma di sterminio. Ciò rafforza la decisione della Corte internazionale di giustizia in merito al genocidio in corso a Gaza e riporta la giustizia al centro della scena internazionale, rifiutando che prevalga semplicemente la legge del più forte e chiamando l’intera comunità internazionale a fare la sua parte” ha concluso l’ambasciatrice di Palestina in Italia, Abeer Odeh.
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