Il candidato indipendente di estrema destra Calin Georgescu ha vinto con quasi il 23% dei voti il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania. Al secondo posto si attesta Elena Lasconi del partito Salviamo l’Unione della Romania, o USR, al 19,17% delle preferenze, che ha sorpassato all’ultimo il primo ministro Marcel Ciolacu del Partito Socialdemocratico, o PSD al 19,15%.
George Simion, leader dell’Alleanza di estrema destra per l’unità dei romeni (AUR), ha ottenuto invece circa il 14,1%. I due più votati si sfideranno al ballottaggio che si terrà l’8 dicembre. 9,4 milioni di persone, circa il 52,4% degli aventi diritto, ha votato alle elezioni che si sono tenute ieri, secondo l’Ufficio elettorale centrale.
Ciolacu ha annunciato di aver presentato le sue dimissioni dalla direzione del Partito Socialdemocratico, o PSD, dopo essere arrivato terzo alle elezioni presidenziali e aver quindi mancato la possibilità di partecipare al ballottaggio. Ciolacu ha inoltre annunciato che non si candiderà per nessuna posizione alle prossime elezioni. Lo riporta il quotidiano Adevarul. “Vorrei fare i complimenti a chi si è qualificato, secondo il voto rumeno, al 2° turno. Ho scritto anche alla signora Lasconi, l’ho chiamata, le ho anche scritto, le ho fatto i complimenti, come è normale”, ha affermato Ciolacu, “ieri sera ho presentato le mie dimissioni al segretario generale, oggi ho convocato un consiglio politico nazionale e resterò con i miei colleghi fino al ballottaggio”. “Le dimissioni sono un atto unilaterale“, ha precisato, “non mi candiderò per nessuna carica alle prossime elezioni”.