Israele-Libano, Netanyahu annuncia l’ok alla tregua

E' attesa una presa di posizione del premier libanese Najib Mikati in cui verrà accolto l'accordo di cessate il fuoco

La tv libanese Al-Jadeed riporta che poco dopo le 22 ora di Beirut, le 21 in Italia, verrà annunciato il raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco in Libano, in una dichiarazione congiunta di Usa e Francia.

Sempre secondo quanto risulta all’emittente, in concomitanza con la dichiarazione Usa-Francia è attesa una presa di posizione del premier libanese Najib Mikati in cui verrà accolto l’accordo di cessate il fuoco. 

Il cessate il fuoco dovrebbe entrare in vigore da domani mattina.

Netanyahu: “Presenterò piano per cessate il fuoco”

“Presenterò al gabinetto di guerra un piano per il cessate il fuoco in Libano. La durata dipenderà da cosa succede in Libano. C’è un accordo con gli Usa e manteniamo la piena libertà di continuare le operazioni militari”. Lo ha detto in un discorso televisivo il premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Questo è il momento giusto” per il cessate il fuoco “per tre motivi: dobbiamo concentrarci sulla minaccia iraniana; dobbiamo rafforzarci e riarmare i nostri eserciti, con armi sempre più moderne; e poi dobbiamo isolare Hamas, perché dal secondo giorno di guerra contava su Hezbollah. Una volta eliminato Hezbollah, Hamas resterà da sola”.

Gabinetto sicurezza Israele vota accordo per tregua

Poco dopo, secondo quanto riportano i media dello Stato ebraico, il Gabinetto di sicurezza di Israele ha approvato l’accordo per il cessate il fuoco con Hezbollah. La tregua entrerà in vigore domani, mercoledì, alle 10 del mattino. 

L’annuncio ufficiale: Israele accetta l’accordo

L’annuncio ufficiale è arrivato con una nota dell’ufficio di Netanyahu, secondo cui il gabinetto per la sicurezza nazionale ha approvato l’accordo con una maggioranza di 10 ministri a uno. “Israele apprezza il contributo degli Stati Uniti al processo e si riserva il diritto di agire contro qualsiasi minaccia alla sua sicurezza”, si legge nella nota. L’unico membro del gabinetto per la sicurezza a votare contro l’accordo è stato il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir.

Biden conferma la tregua Israele-Hezbollah

Parlando alla Casa Bianca, il presidente americano Joe Biden ha confermato il raggiungimento dell’accordo

Biden: “Hezbollah non minaccerà più la sicurezza di Israele”

A quel che resta di Hezbollah non sarà consentito di minacciare di nuovo la sicurezza di Israele“, ha detto Biden. 

Biden: “Non ci saranno truppe Usa nel sud del Libano”

Nel sud del Libano non verranno dispiegate truppe statunitensi, ha poi specificato il presidente Usa, affermando che gli Stati Uniti, “insieme alla Francia e altri forniranno la necessaria assistenza per garantire che questo accordo sia implementato a pieno e in maniera efficace“.

Biden: “Nei prossimi giorni iniziativa Usa per tregua a Gaza”

Nei prossimi giorni“, gli Stati Uniti lanceranno un’altra iniziativa insieme a Turchia, Egitto, Qatar, Israele e altri Paesi “per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi” e “la fine della guerra”, ha detto ancora Joe Biden, sottolineando che la tregua tra Israele ed Hezbollah “ci avvicina alla realizzazione di un’agenda permanente che ho proposto per tutta la mia Presidenza, una visione per il futuro del Medioriente” fatto di pace e prosperità. 

Nuovi raid israeliani su Beirut dopo le parole di Biden

Poco dopo le parole di Biden un altro raid aereo israeliano ha colpito la capitale libanese Beirut.

Il premier libanese Mikati: “Tregua passo cruciale verso la stabilità”

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha accolto con favore la proposta di cessate il fuoco definendola un passo cruciale verso la stabilità, il ritorno degli sfollati alle loro case e la pace regionale. Mikati ha affermato di aver discusso l’accordo di cessate il fuoco con il presidente Usa Joe Biden durante una telefonata. Il primo ministro ha ribadito l’impegno del Libano a implementare la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, rafforzando la presenza dell’esercito libanese nel sud e collaborando con le forze di pace delle Nazioni Unite. Mikati ha inoltre esortato Israele a rispettare pienamente il cessate il fuoco e a ritirarsi dal sud del Libano in conformità con la risoluzione delle Nazioni Unite.

Funzionario Usa: “Unifil non è mai stata in grado di eseguire i compiti del 2006”

Commentando con i giornalisti l’accordo, un alto funzionario dell’amministrazione Usa ha detto che in base agli accordi successivi al conflitto del 2006, “Hezbollah si sarebbe dovuto ritirare a nord del Litani e Unifil avrebbe dovuto verificare, ma in realtà Hezbollah non si è mai ritirato e Unifil non è mai stato in grado di eseguire quel compito“.

Hezbollah: “Dobbiamo ancora esaminare l’accordo prima che il Libano approvi”

Un alto funzionario di Hezbollah però frena, affermando che l’organizzazione vuole ancora rivedere l’accordo di cessate il fuoco autorizzato da Israele. “Dobbiamo esaminare i punti concordati da Netanyahu prima che il governo libanese firmi domani“, ha detto ad Al Jazeera Mahmoud Qamati, vice capo del consiglio politico di Hezbollah. Qamati ha aggiunto che Hezbollah non si fida di Netanyahu e vuole assicurarsi che l’accordo non cerchi di ingannarlo.

Sirene nel centro e nord Israele per lancio razzi dal Libano

Infatti nella tarda serata hanno suonato le sirene d’allarme nel centro e nel nord di Israele in seguito a un lancio di razzi a lungo raggio provenienti dal Libano. Secondo quanto riporta il Times of Israel, gli avvisi risuonano a Pardes Hanna, Hadera, Harish e in diverse città vicine, nonché nelle comunità vicine al confine con il Libano.

Premier Libano: “Attuare subito il cessate il fuoco”

Dopo il discorso di Netanyahu, il primo ministro libanese Najib Mikati ha detto che la comunità internazionale deve “agire rapidamente” per fermare l’aggressione israeliana “e attuare un cessate il fuoco immediato“.

Raid israeliano nel centro di Beirut

Nei minuti successivi alle parole del premier, Israele ha colpito un quartiere affollato di Beirut come parte dei suoi attacchi più intensi sulla capitale libanese dall’inizio del conflitto.

Gli attacchi su Beirut prima dell’annuncio

Secondo il ministero della Sanità libanese, almeno tre persone sono state uccise e 26 ferite nell’attacco dell’esercito israeliano che ha raso al suolo un edificio residenziale nel quartiere centrale di Beirut, a Basta. L’esercito israeliano aveva avvertito di evacuare 20 edifici nei sobborghi di Beirut prima che venissero colpiti: una mossa che mira a infliggere una punizione a Hezbollah negli ultimi momenti prima che il cessate il fuoco venga annunciato ed entri in vigore.

Il portavoce dell’Unifil Andrea Tenenti ha detto ad Associated Press che le forze di pace non evacueranno dal sud del Libano. 

Hezbollah: “Israele prende di mira i civili per vendicarsi”

Il deputato di Hezbollah Amine Sherri ha affermato che “l’aggressione israeliana a Beirut prende di mira solo i civili” e che Israele “cerca di vendicarsi di tutti i combattenti della resistenza” libanese. Lo riporta L’Orient Le Jour. Sherri ha aggiunto che l’esercito israeliano non ha ottenuto “nessuna vittoria” sul campo in Libano.