L'intervista a LaPresse: "I bombardamenti aerei continuano. Non è più possibile né entrare né uscire dalla città"
“La situazione è molto grave. Abbiamo bisogno dell’aiuto delle Nazioni Unite, degli Usa e di tutte le nazioni che possono darci una mano a fare in modo che le persone possano lasciare Aleppo”. L’appello arriva da Anass Mohamed Alshami, membro del parlamento siriano, che da Aleppo ha testimoniato a LaPresse l’attuale situazione nella città presa d’assalto dai ribelli.
“In questo momento la situazione è veramente brutta. I miliziani dei tre gruppi ribelli hanno preso il controllo della città, a parte le zone dove ci sono le forze curde e dove ci sono stati altri combattimenti. Molte persone sono riuscite a scappare da Aleppo nei giorni scorsi, ma ora non è più possibile né uscire né entrare dalla città. Questo è un grosso problema”, ha affermato Alshami.
I residenti di Aleppo non possono lasciare la città e si trovano sotto i bombardamenti, ha spiegato il parlamentare siriano, che ha subìto in prima persona le conseguenze dei bombardamenti dopo che anche la sua abitazione è stata colpita e ha mostrato le immagini in un video su Facebook: “I bombardamenti aerei continuano. È una situazione molto grave. Non sappiamo se i bombardamenti arrivano da aerei russi, probabilmente non sono russi. Sicuramente sono aerei del regime”.
La cosa più importante ora, ha sottolineato Alshami, è permettere alle persone di lasciare Aleppo: “Adesso stiamo aspettando l’aiuto dalle Nazioni Unite, dagli Stati Uniti, da parte di tutte le nazioni che possono darci una mano. Soprattutto per riaprire i confini della città. Ripeto siamo in una situazione veramente brutta”.
“Dobbiamo trovare un modo affinché le persone, le donne e i bambini possano lasciare Aleppo. Almeno che possano raggiungere Lattakia, Damasco o un altro posto sicuro. Abbiamo bisogno dell’aiuto delle Nazioni Unite per aiutare queste persone a lasciare la città”, ha concluso Alshami.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata