Corea del Sud, cos’è la legge marziale: significato e storia

La norma viene adottata in circostanze eccezionali come guerre o insurrezioni. Cosa dice la Costituzione in Italia

La Corea del Sud ha dichiarato la legge marziale d’emergenza accusando l’opposizione di simpatizzare con la Corea del Nord. Il parlamento sudcoreano ha votato contro la decisione del presidente Yoon Suk Yeol, revocando immediatamente la sua dichiarazione. Ma cos’è la legge marziale e cosa comporta?

Cos’è la legge marziale, i precedenti

La legge marziale è quel complesso di norme che entrano in vigore durante eccezionali circostanze come guerre, insurrezioni, colpi di Stato, rivoluzioni o catastrofi naturali di grave entità. Nel periodo in cui è in vigore, la legge marziale comporta la sospensione delle garanzie costituzionali e delle leggi scritte di uno Stato. Il potere passa nelle mani dell’Esecutivo, cui viene delegata la gestione della situazione di emergenza. Le autorità militari possono assumere poteri di polizia e di controllo dell’ordine pubblico. Gli effetti legali di una dichiarazione di legge marziale differiscono nelle varie giurisdizioni ma generalmente comportano una sospensione dei normali diritti civili, compresa la libera circolazione, e l’estensione alla popolazione civile della giustizia militare.

L’inasprimento delle norme talvolta può portare anche all’applicazione della pena di morte. La legge marziale è stata adottata spesso durante le due guerre mondiali, colpendo anche i disertori e le spie. Tra i casi più celebri si ricordano quelli della Polonia, dove fu istituita tra il 1981 e il 1983 dall’allora governo comunista per provare a contrastare il movimento di Solidarnosc, e quello della Cina durante le proteste di Piazza Tienanmen nel 1989.

Più recentemente, la legge marziale è stata adottata dalla Thailandia nel 2014 dopo il colpo di stato militare. In Italia, la Costituzione non prevede esplicitamente la possibilità di dichiarare la legge marziale. Tuttavia, l’art.78 della Carta stabilisce che ‘Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari”.