Centinaia di persone ed esponenti dei partiti di opposizione si sono radunati di fronte al Parlamento sudcoreano, a Seul, dopo che il presidente Yoon Suk-yeol ha revocato la legge marziale
Il leader del Partito Democratico Lee Jae-Myung, ha chiesto ai cittadini di combattere al fianco delle opposizioni, sottolineando che Yoon sarebbe stato pronto a sacrificare la vita delle persone per i suoi interessi. Park Chan-dae, altra figura di spicco del Partito Democratico, ha chiesto al presidente Yoon di dimettersi. Park ha affermato che Yoon deve “dimettersi immediatamente” e “non può evitare l’accusa di tradimento” per aver proclamato la legge marziale. I suoi commenti giungono poco dopo che Cho Kuk, capo di un piccolo partito di opposizione, ha promesso di mettere sotto accusa Yoon. “Ha messo tutti sotto shock”, ha detto Cho Kuk. “Il presidente è un essere pericoloso, minaccia la democrazia e la costituzione”.
Han Dong-hoon, leader del Partito del Potere Popolare, il movimento di Yoon Suk Yeol, ha esortato il presidente sudcoreano a spiegare la sua “tragica” decisione di introdurre la legge marziale e ha chiesto il licenziamento del ministro della Difesa. “Il presidente deve spiegare direttamente e in modo approfondito questa tragica situazione”, ha aggiunto. “Il ministro della Difesa, che ha raccomandato questa legge marziale, dovrebbe essere immediatamente rimosso e tutti i responsabili devono essere ritenuti rigorosamente responsabili”. La Confederazione coreana dei sindacati, che conta più di un milione di iscritti, ha affermato che “inizierà uno sciopero generale a tempo indeterminato finché Yoon Suk-yeol non si dimetterà”.