Il candidato di estrema destra che aveva vinto: "È un colpo di stato che calpesta la democrazia"
La Corte costituzionale della Romania ha annullato il primo turno delle elezioni presidenziali. La decisione senza precedenti è arrivata dopo che mercoledì il Presidente Klaus Iohannis aveva dichiarato che la Russia ha condotto una vasta campagna che comprendeva migliaia di account sui social per promuovere il vincitore Calin Georgescu su piattaforme come TikTok e Telegram. Georgescu, outsider di estrema destra, avrebbe dovuto affrontare domenica al ballottaggio la riformista Elena Lasconi del partito Save Romania Union.
Georgescu: “Decisione Corte è colpo di stato, calpesta democrazia”
“In questo giorno lo Stato rumeno ha calpestato la democrazia. La decisione della Corte costituzionale è sostanzialmente un colpo di stato ufficiale“. Lo ha affermato Calin Georgescu, candidato di estrema destra vincitore del primo turno delle elezioni presidenziali in Romania, decretate oggi nulle. “Lo Stato è in coma farmacologico”, ha aggiunto, come riportano i media rumeni, “insieme alle persone abbiamo fatto quello che dicevamo: abbiamo scritto la storia. È giunto il momento di dimostrare che siamo un popolo coraggioso. La democrazia è sotto attacco. Vediamo leader di partito che temono che i dossier vengano alla luce. In questo giorno il sistema corrotto ha stretto un patto con il diavolo”. “Oggi è solo l’inizio di una nuova pagina nella storia di questo Paese”, ha detto ancora, “il mondo intero sa cosa sta succedendo in Romania. Le cose non rimarranno così”
Lasconi: “Decisione Corte illegale e immorale”
Elena Lasconi, del partito Save Romania Union, e candidata che avrebbe dovuto partecipare domenica al ballottaggio, ha condannato con forza la decisione della Corte costituzionale romena di annullare il voto, affermando che è “illegale, immorale e che schiaccia l’essenza stessa della democrazia“. “Avremmo dovuto andare avanti con il voto”, ha detto, “avremmo dovuto rispettare la volontà del popolo rumeno. Che ci piaccia o no, da un punto di vista legale e legittimo, 9 milioni di cittadini rumeni, sia nel Paese che nella diaspora, hanno espresso la loro preferenza per un determinato candidato attraverso il loro voto. Non possiamo ignorare la loro volontà!”. “So che avrei vinto“, ha aggiunto, “e vincerò perché il popolo rumeno sa che combatterò per lui, che lo unirò per una Romania migliore. Difenderò la nostra democrazia. Non mi arrenderò“.
Premier Ciolacu: “Elezioni presidenziali vanno ripetute”
Il primo ministro della Romania Marcel Ciolacu ha affermato in un comunicato che l’annullamento delle elezioni presidenziali è “l’unica soluzione corretta” a seguito delle informazioni di intelligence che hanno rivelato che “il voto del popolo rumeno è stato palesemente distorto a causa delle interferenze russe”. “Le elezioni presidenziali devono essere ripetute“, ha aggiunto in un post su Facebook, “allo stesso tempo, le indagini delle autorità devono scoprire i responsabili del massiccio tentativo di influenzare l’esito delle elezioni presidenziali”.
Presidente Iohannis: “Resto fino a elezione mio successore”
Il presidente uscente della Romania, Klaus Iohannis, ha annunciato che rimarrà in carica fino all’elezione del suo successore, dopo che la Corte costituzionale ha annullato l’esito delle elezioni presidenziali. “Rimarrò in carica fino all’elezione del nuovo Presidente della Romania”, ha detto, “quando il nuovo presidente avrà prestato giuramento, sarò fuori di qui. E no, non sarò il primo ministro della Romania, non voglio, voglio solo portare a termine questo mandato“. Lo riporta la testata Adevarul. “Mi impegnerò, come prima, per la Romania, per i rumeni”, ha aggiunto, “fino all’ultimo giorno mi impegnerò per una Romania europea democratica, libera, moderna, sicura, europea. La Romania è un Paese stabile, un Paese sicuro e un Paese solido”.
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