Bocciata la mozione presentata dalle opposizioni, non è stato raggiunto il quorum. 150mila cittadini manifestano in piazza

Ancora caos in Sud Corea. Il voto sull‘impeachment nei confronti del presidente Yoon Suk Yeol è fallito dopo che non è stato raggiunto il numero minimo di votanti in Parlamento. Almeno 200 parlamentari su 300 dovevano esprimere il proprio voto perché questo risultasse valido, ma il partito del Potere Popolare (PPP) al governo ha boicottato la procedura lasciando l’aula. Solo i 192 parlamentari delle opposizioni hanno votato, insieme a tre deputati del PPP, fermando il conteggio a 195 votanti. La mozione di sfiducia è quindi stata scartata senza nemmeno lo spoglio dei voti.

IN AGGIORNAMENTO

Arrestato ex ministro Difesa, coinvolto in annuncio legge marziale

I pubblici ministeri sudcoreani hanno arrestato l’ex ministro della Difesa, Kim Yong Hyun, che avrebbe raccomandato al presidente Yoon Suk Yeol di emanare la legge marziale. Kim è in custodia in un centro di detenzione di Seul dopo essere stato sottoposto a un’indagine da parte dei pubblici ministeri. Lo ha affermato un funzionario delle forze dell’ordine. I media della Corea del Sud hanno riferito che Kim si è presentato volontariamente in un ufficio della procura di Seul, dove gli è stato confiscato il cellulare ed è stato trattenuto. La polizia ha perquisito il suo ex ufficio e la sua residenza. 

Presidente Yoon indagato con accuse di tradimento e abuso potere

Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol è indagato per le accuse di tradimento e abuso di potere. Lo fa sapere la procura come riporta l’agenzia Yonhap. “Sono state presentate numerose denunce e sono in corso indagini in conformità con il processo”, ha detto Park Se-hyun, che guida una sede speciale di indagine sull’annuncio della legge marziale da parte di Yoon. 

Leader del PPP: “Al lavoro perché Yoon si dimetta”

Il leader del PPP, Han Dong-hoon, ha detto ai giornalisti che il partito e Yoon lavoreranno insieme per cercare di trovare un percorso ordinato affinché lasci l’incarico di presidente. Lo riporta l’agenzia Yonhap. “Il PPP spingerà per le dimissioni ordinate del presidente Yoon Seok Yeol per ridurre al minimo la confusione”, ha aggiunto. “Il presidente ha già detto che seguirà la decisione del partito riguardo al suo mandato, quindi non ci sarà confusione“. “Procederemo in modo prevedibile e trasparente, nel modo migliore per la Repubblica di Corea e il popolo”, ha precisato ancora, “nel processo ci consulteremo anche con il Partito Democratico”. 

Ira delle opposizioni: “Traditori tornate in aula”

Ira dei parlamentari dell’opposizione che hanno urlato contro i deputati di maggioranza, rei di aver lasciato l’aula prima del voto sull’impeachment contro il presidente Yoon Suk Yeol. “Traditori, tornate dentro”, hanno scandito i membri dell’opposizione.  

Speaker Parlamento: “Momento imbarazzante per democrazia Paese”

Il presidente del Parlamento sudcoreano, o Assemblea nazionale, Woo Won Shik ha definito il boicottaggio della mozione di impeachment nei confronti del presidente Yoon Suk Yeol “molto deplorevole” e “un momento imbarazzante per la democrazia del Paese”. “L’incapacità di tenere un voto su questa questione significa che non siamo stati nemmeno in grado di esercitare la procedura democratica e di decidere su una questione nazionale critica”, ha affermato. I partiti di opposizione potrebbero presentare una nuova mozione di impeachment dopo l’apertura di una nuova sessione parlamentare, prevista per mercoledì prossimo.

150mila persone manifestano per chiedere dimissioni Yoon 

Secondo la polizia 150.000 persone si sono radunati davanti al parlamento della Corea del Sud, a Seul, per chiedere le dimissioni del presidente Yoon Suk Yeol. Secondo gli organizzatori l’affluenza di manifestanti era di 1 milione. Lo riporta l’agenzia Yonhap. La strada principale che dall’estremità meridionale del ponte Seogang attraversa il fiume Han e supera il parlamento è stata chiusa al traffico. La folla sta aspettando l’esito del voto dell’impeachment di Yoon. 

Manifestazioni a Seul prima del voto

Poco prima del voto sull’impeachment, cortei di manifestanti hanno marciato per le strade di Seoul, diretti al Parlamento in protesta contro il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. Le proteste sono cominciate martedì, dopo che Yoon Suk Yeol ha deciso di introdurre la legge marziale, poi bocciata dal parlamento e successivamente revocata. La scelta del presidente ha paralizzato la politica del Paese e scatenato l’allarme tra i principali partner diplomatici, tra cui il vicino Giappone e il principale alleato della Corea del Sud, gli Stati Uniti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata