Classe 1951, è il leader di centro che nel 2007 ha fondato il Movimento democratico centrista, noto come MoDem
Il nuovo premier francese François Bayrou, classe 1951, è il leader centrista che nel 2007 ha fondato il Movimento democratico centrista, noto come MoDem. Nel 2017 ha sostenuto la prima candidatura di Emmanuel Macron alle presidenziali e ha ottenuto così un ruolo di peso nell’alleanza centrista del presidente francese. Negli anni ha saputo dialogare con I Repubblicani (Lr) e i socialisti. E proprio per questo la sua figura è stata scelta da Macron, con lo scopo di costruire un patto di non aggressione con i socialisti ed evitare che votino mozioni di sfiducia presentate dalle forze di sinistra.
Il suo sostegno a François Hollande nel 2012 ha creato una certa fiducia tra i socialisti, ma le sue opinioni sul debito, e la necessità di ridurlo, lo aiutano a destra. Anche con Marine Le Pen ha un rapporto di rispetto reciproco. Prima di entrare in politica, Bayrou, 73 anni, ha insegnato lettere classiche in un liceo di Pau, capoluogo dei Pirenei Atlantici, nel sud-ovest della Francia. A soli 29 anni, nel 1970, è diventato membro del gabinetto di Pierre Méhaignerie, allora ministro dell’Agricoltura nel governo guidato da Raymond Barre. Ha lavorato anche per Jean Lecanuet, ex candidato alle presidenziali e uno dei fondatori del movimento centrista UDF (Unione per la democrazia francese).
Nel 1986 è stato eletto deputato nel suo dipartimento, i Pirenei atlantici. Ruolo in cui è stato confermato due anni dopo, affermandosi come uno degli ambiziosi ‘rinnovatori’ della destra francese, tra cui compare anche il premier dimissionario Michel Barnier. Diventa ministro dell’Istruzione nel 1993 nel governo conservatore di Édouard Balladur e il suo mandato è scandito da manifestazioni del personale delle scuole pubbliche contro il suo progetto di aumentare i fondi agli istituti privati. Si è candidato alla presidenza nel 2002, ci ha riprovato nel 2007, arrivando terzo, e nel 2012. Nel 2014 è stato eletto sindaco di Pau, da sempre sua base politica.
Nel 2017 è stato nominato ministro della Giustizia, ma è stato costretto a dimettersi poco dopo a causa di un’indagine sulla presunta appropriazione indebita di fondi del Parlamento europeo da parte del suo partito MoDem. Quest’anno Bayrou è stato scagionato da un tribunale di Parigi, che ha giudicato colpevoli altri otto funzionari del suo partito, ma a lui ha imposto solo il pagamento di una multa. I procuratori hanno fatto però ricorso contro la sua assoluzione, il che significa che potrebbe ancora essere riportato in tribunale. Cattolico osservante, sposato con sei figli, parla la lingua locale di Pau, il bearnese, ed è un convinto sostenitore della decentralizzazione.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata