Come anticipato in un briefing alla stampa il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale John Kirby, gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina. “Nell’ambito dell’aumento degli aiuti alla sicurezza annunciato dal presidente Biden il 26 settembre, gli Stati Uniti stanno fornendo un altro importante pacchetto di armi e attrezzature ai nostri partner ucraini, affinché si difendano dagli attacchi in corso della Russia”, si legge in una nota del Dipartimento di Stato.
“Questa assistenza aggiuntiva, fornita in base ai precedenti prelievi dalle azioni del Dipartimento della Difesa, è valutata a 500 milioni di dollari“.
Nel corso del vertice del G7 convocato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in videoconferenza, “sono state richiamate e valorizzate le molteplici iniziative concrete lanciate nel corso dell’anno, a cominciare dal finanziamento di 50 miliardi di dollari in prestiti ‘Extraordinary Revenue Acceleration’ (Era) che saranno presto erogati” all’Ucraina “e ripagati a valere sulle entrate straordinarie derivanti dall’immobilizzazione dei beni sovrani russi”. Lo rende noto Palazzo Chigi.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato una riunione virtuale dei Leader G7 per discutere le principali questioni internazionali, nella prospettiva del passaggio di consegne tra la Presidenza italiana del Gruppo e quella canadese. L’incontro ha visto innanzitutto uno scambio di vedute sulle principali aree di crisi internazionale. Lo rende noto Palazzo Chigi, specificando che i leader G7 hanno nuovamente condannato la brutale aggressione russa, riaffermando l’intenzione di sostenere la lotta del popolo ucraino per la libertà, la sovranità e l’indipendenza. Hanno inoltre deprecato la crescente collaborazione militare tra Russia e Corea del Nord e hanno indicato l’intenzione di continuare ad applicare misure contro gli attori che sostengono lo sforzo bellico di Mosca.
La Russia sta negoziando con le nuove autorità siriane per il mantenimento delle sue basi militari nel Paese. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass, citando una fonte che ha familiarità con i negoziati. “Attualmente Mosca sta negoziando con i rappresentanti delle nuove autorità per il mantenimento della sua presenza in Siria e dello status precedente delle basi militari russe di Tartus e Latakia. La parte russa ha ottenuto garanzie temporanee di sicurezza, quindi le basi militari funzionano come al solito”, ha detto la fonte citata dalla Tass.
L’esercito russo ha lanciato un massiccio attacco aereo contro l’Ucraina, coinvolgendo decine di missili da crociera e droni e prendendo di mira i siti energetici del Paese. Il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko ha scritto sulla sua pagina Facebook che è stata presa di mira la rete elettrica: “Il nemico continua il suo terrore”.
Halushchenko ha aggiunto che gli addetti stanno facendo tutto il necessario per “ridurre al minimo le conseguenze negative per il sistema energetico”. L’aeronautica Ucraina ha riferito che nella notte sono stati lanciati contro il Paese diversi droni d’attacco, seguiti da sciami di missili da crociera. La Russia ha inoltre utilizzato missili balistici Kinzhal.
“Un altro attacco missilistico russo contro l’Ucraina. Missili da crociera e missili balistici. Secondo i rapporti preliminari, sono stati lanciati 93 missili, tra cui almeno uno nordcoreano. In totale sono stati abbattuti 81 missili, 11 dei quali erano missili da crociera intercettati dai nostri F-16. Inoltre, i russi hanno utilizzato quasi 200 droni in questo attacco. Si è trattato di uno dei più grandi attacchi contro le nostre infrastrutture energetiche”. Lo ha scritto sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Questo è il ‘piano di pace’ di Putin: distruggere tutto”, ha aggiunto, “ecco come vuole i ‘negoziati’: terrorizzando milioni di persone”.
“È necessaria una reazione forte da parte del mondo: a un attacco massiccio deve corrispondere una reazione massiccia. Questo è l’unico modo per fermare il terrore”. Lo ha scritto sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo il massiccio attacco aereo lanciato dalla Russia contro i siti energetici ucraini. “Se i leader temono di reagire o si abituano al terrore, Putin lo vede come un permesso a continuare”, ha aggiunto Zelensky, “i sistemi di difesa Patriot sono necessari per abbattere questi missili e dimostrare che il terrore non raggiungerà i suoi obiettivi. Le sanzioni contro la Russia per la guerra devono essere rafforzate per incidere realmente sulla produzione missilistica russa. Putin non sarà fermato da chiacchiere vuote: la forza è ciò che serve per portare la pace. Una forza che non ha paura della sua capacità di affrontare e fermare il male”.
Il massiccio attacco di oggi lanciato dalla Russia è la risposta al raid di Kiev con missili Atacms contro l’aeroporto militare di Taganrog. Lo afferma il ministero della Difesa russo, come riporta l’agenzia Tass. “In risposta all’uso di armi americane a lungo raggio, le forze armate della Federazione russa hanno lanciato un massiccio attacco con armi aeree e marittime a lungo raggio ad alta precisione contro infrastrutture di fondamentale importanza per il carburante e l’energia in Ucraina. L’obiettivo dell’attacco è stato raggiunto”, fa sapere il ministero.
“Abbiamo ripetutamente affermato che una tregua di per sé non è ciò che vogliamo. Vogliamo la pace a lungo termine e completa che arriverà dopo che le nostre condizioni saranno soddisfatte e tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati saranno raggiunti”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia russa Tass.