Le elezioni sono in programma il prossimo 23 febbraio
In Germania, il Bundestag si è espresso contro il voto di fiducia richiesto dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz, aprendo così il percorso verso le elezioni anticipate. Qui i precedenti del voto di fiducia richiesto da un cancelliere tedesco e l’iter verso il voto anticipato in Germania, in programma per il 23 febbraio 2025.
Scholz sfiduciato
Con la revoca della fiducia del Bundestag, Olaf Scholz ha aperto l’iter per andare a elezioni anticipate. Scholz, nono cancelliere della storia della Repubblica federale, è nato a Osnabrück nel 1958 ed è cresciuto ad Amburgo. È stato in precedenza ministro delle Finanze e vicecancelliere dal 2018 al 2021 nel governo Merkel. Laureato in giurisprudenza, si è unito al Partito socialdemocratico tedesco (Spd) nel 1975. È stato membro del Bundestag dal 1998 al 2001 e dal 2002 al 2011. Nel 2007, Scholz è diventato ministro federale del Lavoro e degli affari sociali, incarico che ha ricoperto fino al 2009. In seguito, è stato nominato vicepresidente del gruppo parlamentare Spd. Dal 2011 al 2018 è stato sindaco di Amburgo. Da febbraio ad aprile 2018 è stato presidente ad interim dell’Spd. Scholz ha assunto il mandato di cancelliere l’8 dicembre 2021. Come Kanzler ha guidato la coalizione ‘semaforo’ (Spd, Verdi e Fdp) fino al 7 novembre 2024, scioltasi dopo il licenziamento del ministro delle Finanze, Christian Lindner (Fdp), per divergenze sul bilancio e il conseguente ritiro della maggior parte dei ministri del partito liberale dal governo.
I precedenti
Prima di Scholz, nella storia della Repubblica federale tedesca è successo cinque volte che un cancelliere ricorresse al voto di fiducia. In tre occasioni ha portato a nuove elezioni. Nel 1982, Helmut Schmidt, esponente dei socialdemocratici dell’Spd, utilizzò il voto di fiducia per calmare una crisi di coalizione (ma perse un voto di sfiducia costruttivo lo stesso anno). Gerhard Schröder, anche lui membro dell’Spd, ricorse al voto di fiducia nel 2001 per ottenere l’approvazione del controverso dispiegamento della Bundeswehr in Afghanistan. Nel 1972 fu lo storico cancelliere Willy Brandt (Spd) a passare per il voto di fiducia dopo la crisi della coalizione, mentre nel 1982 toccò a Helmut Kohl (Cdu) e nel 2005 fu ancora il turno di Schröder. I primi due riuscirono a rafforzare le loro coalizioni in questo modo, ma la mossa di Schröder non funzionò. La sua Spd perse le successive elezioni federali e fu sostituito da Angela Merkel.
Scioglimento del Bundestag
Dopo aver perso il voto di fiducia, il cancelliere può proporre al presidente federale lo scioglimento del Bundestag, strada scelta da Scholz. Il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, deve decidere entro 21 giorni dal voto di fiducia se sciogliere il Bundestag. Può farlo, ma non è obbligato. Il criterio è se nella costellazione attuale esista una situazione politicamente instabile. Nel suo discorso del 7 novembre 2024, poco dopo la rottura della coalizione ‘semaforo’, Steinmeier ha affermato che maggioranze stabili e un governo capace di agire saranno il punto di riferimento per la sua decisione. Parole che fanno supporre per una decisione a favore dello scioglimento del Bundestag.
Nuove elezioni
Entro 60 giorni dallo scioglimento del Bundestag si deve tenere una nuova elezione. Ciò è stabilito nell‘articolo 39 della Legge fondamentale, la Costituzione tedesca. Il giorno delle elezioni federali viene fissato formalmente dal presidente tedesco in conformità alla legge elettorale federale.
Possibili ricorsi
In occasione delle questioni di fiducia del 1982 (Helmut Kohl) e del 2005 (Gerhard Schröder), sono stati presentati ricorsi alla Corte costituzionale federale contro la decisione del presidente federale di sciogliere il Bundestag. I membri del Bundestag avevano sostenuto che i loro diritti erano stati violati perché non erano stati soddisfatti i requisiti per lo scioglimento e il loro mandato era terminato prima del previsto. Una simile richiesta sarebbe possibile anche questa volta, ma è imprevedibile come si concluderebbe il procedimento. Nel 1982 e nel 2005 le richieste non hanno avuto successo. Nella sentenza del 2005 la Corte costituzionale federale ha sottolineato che il presidente federale ha un ampio margine di manovra nella valutazione della situazione di instabilità politica, che la Corte può controllare solo in misura limitata.
Governo in carica
La perdita del voto di fiducia e lo scioglimento del Bundestag non cambiano il fatto che il cancelliere federale e il suo governo siano regolarmente in carica. La carica del cancelliere federale termina solo quando si riunisce un nuovo Bundestag dopo le nuove elezioni (articolo 69 della Legge fondamentale). L’attuale Bundestag è ancora in grado di agire anche dopo la perdita del voto di fiducia e la decisione di scioglierlo. Può approvare leggi se c’è la maggioranza necessaria.
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