L'uomo aveva 54 anni e da aprile 2017 era a capo delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle forze armate russe

Ucciso in un’esplosione a Mosca il generale Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe e il suo assistente. Lo riferisce l’agenzia Tass. Morto anche il suo assistente. Secondo i media ucraini i due sarebbero deceduti in un’operazione speciale del servizio di sicurezza di Kiev. Il Cremlino, intanto, ha aperto un’indagine. 

Esploso ordigno in uno scotter

La causa dell’esplosione, avvenuta in viale Ryazansky nel distretto sud-orientale della capitale, è stata individuata in un ordigno esplosivo collocato nello scooter, ha riferito la commissione d’indagine. La bomba è stata fatta esplodere a distanza. Igor Kirillov aveva 54 anni e da aprile 2017 era a capo delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle forze armate russe. Era stato sottoposto a sanzioni da diversi Paesi, tra cui Regno Unito e Canada.

Generale Kirillov accusato da un tribunale ucraino

Il 16 dicembre, i servizi di sicurezza ucraini hanno accusato Kirillov di aver utilizzato armi chimiche vietate durante l’operazione militare russa in Ucraina, iniziata nel febbraio 2022. Il servizio di sicurezza ucraino, l’Sbu, aveva affermato di aver registrato più di 4.800 utilizzi di armi chimiche sul campo di battaglia dal febbraio 2022, in particolare granate da combattimento K-1.

Media: “Generale Kirillov ucciso in un’operazione del servizio di sicurezza di Kiev”

Il generale russo è stato ucciso in un’operazione speciale del servizio di sicurezza ucraino, l’Sbu. Lo rivela a Ukrinform una fonte, secondo cui lo scooter con l’esplosivo è stato fatto esplodere quando Kirillov e il suo assistente sono entrati nell’ingresso della casa sulla Prospettiva Ryazansky a Mosca. Entrambi sono morti. “Kirillov era un criminale di guerra e un obiettivo completamente legale, poiché ha dato ordine di usare armi chimiche proibite contro l’esercito ucraino”, ha affermato la fonte, “una fine così ingloriosa attende tutti coloro che uccidono gli ucraini. La punizione per i crimini di guerra è inevitabile“. 

Medvedev: “Contro Kiev vendetta imminente”

Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha dichiarato che i vertici ucraini dovranno affrontare un’imminente vendetta per l’uccisione del generale Igor Kirillov. Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, citata dal Guardian. “Rendendosi conto dell’inevitabilità della sua sconfitta militare”, Kiev “lancia attacchi codardi e spregevoli in città pacifiche”, ha affermato.

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