Prosegue il lavoro delle squadre di soccorso nell’arcipelago di Mayotte, nell’Oceano Indiano, devastato dal ciclone Chido, che si è abbattuto sulle isole con venti superiori ai 220 chilometri orari. Non è ancora chiaro il numero dei morti, che potrebbero essere migliaia, e dei dispersi. Almeno 1500 persone sono rimaste ferite, di cui più di 200 sono in condizioni critiche. I soccorritori hanno continuato a ripulire il territorio da alberi e rami che ostruiscono le strade. Alcuni sopravvissuti e gruppi di soccorso hanno descritto sepolture frettolose, il fetore dei corpi e la devastazione di precari insediamenti informali la cui popolazione di migranti rende ancora più difficile determinare il numero delle vittime. Molte persone avevano ignorato gli avvisi di ciclone, pensando che la tempesta non sarebbe stata così estrema. Il presidente francese Emmanuel Macron si recherà a Mayotte giovedì 19 dicembre e visiterà un ospedale e un quartiere distrutto. Le Mayotte sono un dipartimento d’oltremare francese e regione della Francia.

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