Procedono le trattative per il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Iran: "Attacchi Israele in Yemen flagrante violazione"
Resta caldo il fronte in Medioriente. Nove persone sono morte nei raid israeliani nello Yemen dove, sin dalle prime ore del mattino, sono stati portati a segno alcuni attacchi aerei nella capitale Sana’a. Sette persone hanno perso la vita al porto di Salif e gli altri due all’impianto petrolifero di Ras Issa.
Katz a Houthi: “Lunga mano di Israele vi raggiungerà”
“Stanotte abbiamo attaccato gli Houthi nello Yemen. Avverto i leader dell’organizzazione terroristica Houthi: la lunga mano di Israele raggiungerà anche voi“. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Israel Katz sui social, dopo i raid dell’Idf che hanno colpito la capitale yemenita di Sanaa. “A chi alza la mano contro lo Stato d’Israele, gli verrà tagliata e chi ferisce sarà ferito due volte”, ha aggiunto, “colpiremo duramente e non permetteremo attacchi e minacce contro lo Stato di Israele“.
תקפנו הלילה את החות’ים בתימן.
אני מזהיר את ראשי ארגון הטרור החות׳י: ידה הארוכה של ישראל תגיע גם אליכם. מי שמרים יד על מדינת ישראל – ידו נגדעת, מי שפוגע – ייפגע שבעתיים.
אנחנו נכה בעוצמה ולא נאפשר ירי ואיומים על מדינת ישראל. pic.twitter.com/1qmLJgQmkv
— ישראל כ”ץ Israel Katz (@Israel_katz) December 19, 2024
Houthi rivendicano lancio di due missili contro Israele
Gli Houthi hanno rivendicato il lancio notturno di due missili contro Israele, poche ore dopo che Tel Aviv aveva dichiarato di aver intercettato un attacco. L’attacco intercettato è avvenuto contemporaneamente ai raid di Israele contro i ribelli sostenuti dall’Iran nello Yemen.
Il portavoce degli Houthi, Yahya Saree, ha affermato che i ribelli avevano preso di mira “due obiettivi militari specifici e sensibili nell’area occupata di Giaffa”, riferendosi alla regione di Giaffa vicino a Tel Aviv, con “missili balistici ipersonici”.
Houthi: “Avanti con escalation fino a fine guerra Gaza”
“Continueremo a rispondere all’escalation con l’escalation finché i crimini di genocidio a Gaza non cesseranno e cibo, medicine e carburante non potranno entrare nei confini della Striscia”. Lo ha dichiarato Mohammed al-Bukhaiti, membro dell’ufficio politico degli Houthi, citato da Al Jazeera. “Il bombardamento da parte di Stati Uniti e Israele di strutture civili nello Yemen, centrali elettriche e porti, rivela la verità sull’ipocrisia dell’Occidente e confuta tutte le sue pretese umanitarie”, ha aggiunto
Iran: “Attacchi Israele in Yemen flagrante violazione”
Teheran ha condannato come “flagrante violazione” gli attacchi israeliani contro porti e siti energetici gestiti dagli Houthi. Lo riporta Times of Israel. Il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei ha affermato che i raid hanno rappresentato “una flagrante violazione dei principi e delle norme del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”. Gli attacchi sono avvenuti dopo ripetuti attacchi missilistici e con droni da parte del gruppo ribelle contro Israele, tra cui un missile lanciato durante la notte.
Raid israeliani su Yemen, nove morti
Una serie di intensi raid aerei israeliani ha colpito San’a, la capitale dello Yemen controllata dai ribelli e una città portuale, uccidendo almeno nove persone, secondo quanto riferito dalle autorità. Gli attacchi rischiano di intensificare ulteriormente il conflitto con gli Houthi, sostenuti dall’Iran, i cui attacchi al corridoio del Mar Rosso hanno avuto un impatto significativo sul traffico marittimo globale. L’emittente satellitare al-Masirah, controllato dagli Houthi, ha riferito che alcuni dei raid hanno preso di mira centrali elettriche nella capitale e il terminal petrolifero di Ras Isa sul Mar Rosso. Secondo il canale, citando il suo corrispondente nella città portuale di Hodeida, almeno sette persone sono state uccise nel vicino porto di Salif, mentre altre due sono morte al terminal petrolifero di Ras Isa. Anche altre persone sono rimaste ferite nel porto di Hodeida.
“Gli obiettivi colpiti dalle forze armate israeliane sono stati utilizzati dalle forze Houthi per scopi militari”, ha dichiarato l’esercito israeliano. “Gli attacchi indeboliscono il regime terroristico Houthi, impedendogli di sfruttare gli obiettivi per scopi militari e terroristici, incluso il contrabbando di armi iraniane nella regione”. Daniel Hagari, portavoce dell’Idf, ha affermato che gli attacchi hanno colpito infrastrutture energetiche e portuali, che a suo dire i ribelli “stavano utilizzando in modi che hanno contribuito effettivamente alle loro azioni militari”. “Israele non esiterà ad agire per difendere se stesso e i suoi cittadini dagli attacchi degli Houthi”, ha aggiunto. I raid sono avvenuti poco dopo che l’esercito israeliano ha dichiarato che la sua aeronautica aveva intercettato un missile lanciato dallo Yemen prima che entrasse nel territorio del paese. “Sono state attivate sirene di allarme missilistico a causa della possibilità di detriti dalla intercettazione”, ha dichiarato l’esercito israeliano. Le sirene hanno suonato vicino a Tel Aviv e nelle aree circostanti, e un’esplosione è stata udita in quel momento. Gli Houthi non hanno rivendicato immediatamente l’attacco missilistico, ma hanno annunciato che sarebbe stata emessa una dichiarazione militare importante nelle ore successive, seguendo un modello già utilizzato per rivendicare i loro attacchi.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata