Gli studenti universitari serbi hanno lasciato pile di vecchi libri davanti all’edificio del ministero dell’Istruzione a Belgrado. Il gesto rientra tra le proteste di strada quasi quotidiane dopo il crollo, quasi due mesi fa, di una tettoia di cemento che ha ucciso 15 persone a Novi Sad, nel nord del Paese. Alle 11:52, ora esatta del crollo, si sono tenuti blocchi del traffico in varie località della Serbia, come ogni venerdì dall’incidente del 1° novembre, che durano 15 minuti per le 15 vittime.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata