Decine di parenti di siriani scomparsi si sono riuniti per una manifestazione alla stazione di al-Hijaz a Damasco. Chiedono di conoscere la sorte dei loro cari dopo che gli insorti hanno liberato molte persone dalle prigioni, circa tre settimane fa, dopo la caduta del governo dell’ex presidente Bashar Assad. “Ho visto come hanno torturato i giovani, come li hanno messi in gabbia e torturati”, ha detto Marah Allawi, madre di un ragazzo incarcerato nel 2012 quando aveva 18 anni. La donna ha lanciato un appello alla comunità internazionale: “Chiedo al mondo intero di scoprire dove sono i nostri figli“. Nel 2023 le Nazioni Unite hanno istituito un organismo indipendente per determinare il destino di oltre 130mila persone scomparse nel conflitto siriano.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata