Le informazioni sulla sua detenzione sono state diffuse dal compagno, Raineri, che lavora al Post
Condizioni difficili per la giornalista Cecilia Sala in cella a Evin, in Iran. A diffondere le informazioni è stato il compagno Daniele Raineri, che lavora al Post, che ha dato notizie dettagliate: “La giornalista italiana Cecilia Sala è sottoposta a un regime di carcere duro nella prigione iraniana di Evin. Dorme sul pavimento con due coperte, una per coprirsi e una sotto. Nella cella non c’è nulla, nemmeno una brandina, soltanto un faro sempre acceso. È in regime di isolamento completo da quattordici giorni e questo vuol dire che non ha contatti con nessuna persona e ha visto soltanto l’ambasciatrice italiana in Iran, Paola Amadei, per trenta minuti” scrive il Post.
Sala non ha finora ricevuto il pacco consegnato sabato dall’ambasciata alle autorità del carcere iraniano, che conteneva alcuni beni come articoli per l’igiene, libri, sigarette, un panettone e una mascherina per coprire gli occhi, poiché la luce in cella è sempre accesa. Il ministero degli Esteri italiano aveva sostenuto due giorni fa che il pacco fosse stato consegnato in cella.
Queste informazioni vengono da persone vicine ai genitori di Sala, che la mattina del 1° gennaio hanno ricevuto una telefonata dalla figlia, scrive il Post.
Il caso Cecilia Sala
Le autorità iraniane hanno arrestato la giornalista italiana Cecilia Sala la mattina di giovedì 19 dicembre, mentre Sala si trovava a Teheran per svolgere il suo lavoro con un visto giornalisti. Il 30 dicembre le autorità iraniane hanno confermato che Sala è in carcere per avere violato le leggi della Repubblica islamica dell’Iran. La notizia è stata data dalla Farnesina alcuni giorni dopo Natale: si era subito saputo che a Sala non era stato torto un capello ma che le condizioni di detenzione a Evin sono particolarmente dure.
Renzi: “Gravi condizioni detenzione Sala, Meloni convochi leader partiti”
“Le ultime notizie sulla detenzione di Cecilia Sala sono molto gravi e preoccupanti. Le condizioni della vita di Cecilia nel carcere di Evin appaiono lontanissime da quelle descritte dal nostro ministero degli Esteri nei giorni scorsi. Nessuno di noi vuole far mancare il proprio sostegno al Governo perché davanti all’arresto illegittimo di una cittadina italiana, a maggior ragione se giornalista, non c’è maggioranza e non c’è opposizione. C’è solo l’Italia. Ma la situazione è molto seria. In casi come questo è giusto che la Premier riunisca subito i leader di tutti i partiti o i capigruppo”. Così su X il leader di Italia viva Matteo Renzi, in riferimento alle notizie di stampa sulla detenzione in Iran della giornalista Cecilia Sala.
“Chiedo alla presidente Meloni di riunire in sua presenza i leader di maggioranza e opposizione o semplicemente i capigruppo già oggi. O al più tardi domani. Siamo pronti a raggiungerla a Palazzo Chigi oggi o domani, interrompendo tutti le vacanze, perché la situazione è molto più seria e più grave di come è stata descritta ai giornali. Diamo la massima disponibilità e il massimo sostegno al Governo, ma il Governo faccia ciò che altri premier hanno fatto in situazioni analoghe in passato coinvolgendo da subito tutte le opposizioni. Cecilia deve essere liberata subito e tutti insieme dobbiamo fare la nostra parte. Non c’è un minuto da perdere”, conclude Renzi.
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