E’ fallito il tentativo di arrestare il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol, sottoposto attualmente a impeachment. Gli investigatori sono stati bloccati da una unità militare all’interno del complesso della residenza presidenziale a Seul e dopo 6 ore di stallo hanno deciso di non portare a termine l’operazione. “Abbiamo stabilito che l’esecuzione del mandato di arresto sarebbe stata praticamente impossibile”, ha affermato in una nota l’Ufficio investigativo della Corea del Sud sulla corruzione per gli alti funzionari (CIO). Lo riporta l’agenzia Yonhap.
Un funzionario del CIO ha poi raccontato ai giornalisti che gli investigatori si erano avvicinati fino a 200 metri dall’edificio residenziale, ma che non sono stati in grado di avvicinarsi ulteriormente. “Più di 10 autobus o auto bloccavano la strada e circa 200 persone del servizio di sicurezza presidenziale (PSS) o dell’esercito formavano barriere, rendendo impossibile il passaggio”, ha detto, notando che il team che eseguiva il mandato era composto da 20 persone del CIO e 80 poliziotti.
L’ufficio ha detto che discuterà ulteriori azioni, ma non ha detto immediatamente se farà un altro tentativo di trattenere Yoon. Il mandato di detenzione è valido per una settimana. Se gli investigatori riusciranno a trattenere Yoon, probabilmente chiederanno a un tribunale il permesso di effettuare un arresto formale. In caso contrario, sarà rilasciato dopo 48 ore.
Il team legale di Yoon afferma di voler intraprendere un’azione legale per l’esecuzione “illegale” del mandato di cattura da parte degli inquirenti nei confronti del presidente sottoposto a impeachment.