La richiesta avanzata dal direttore generale per l'Europa occidentale del ministero degli Esteri iraniano
L’Iran ha chiesto all’Italia “di respingere la politica statunitense di presa di ostaggi” e di “prendere rapidamente le misure necessarie per garantire il rilascio” di Mohammad Abedini, “al fine di evitare che le relazioni bilaterali tra Teheran e Roma subiscano danni a causa dell’ingerenza americana”. E’ quanto riferisce l’agenzia di stampa iraniana Irna sul caso che riguarda Mohammad Abedini, la cui detenzione “da parte dell’Italia ha portato oggi alla convocazione dell’ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei“, “presso il ministero degli Affari Esteri iraniano”. Incontro che ha anche affrontato il caso della detenzione di Cecilia Sala.
Il direttore generale per l’Europa occidentale del ministero degli Esteri iraniano, riporta l’agenzia, ha sottolineato che l’arresto di Abedini “è un’azione illegale, compiuta su richiesta del governo degli Stati Uniti. Tale azione rientra nelle politiche ostili e dimostrate degli Stati Uniti, mirate a prendere in ostaggio cittadini iraniani in diverse parti del mondo attraverso l’imposizione extraterritoriale delle loro leggi interne”.
“Questo – riferisce ancora Irna – non solo danneggia le relazioni storiche tra Iran e Italia, ma è anche in contrasto con i principi e le norme del diritto internazionale, comprese le regole sui diritti umani, e potrebbe essere considerato una forma di detenzione arbitraria”. Il direttore generale per l’Europa occidentale del ministero “ha chiesto all’Italia di respingere la politica statunitense di presa di ostaggi, contraria al diritto internazionale e in particolare ai diritti umani. Ha inoltre sollecitato il governo italiano a prendere rapidamente le misure necessarie per garantire il rilascio di Abedini, al fine di evitare – riporta Irna – che le relazioni bilaterali tra Teheran e Roma subiscano danni a causa dell’ingerenza americana”.
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