Il cancelliere Karl Nehammer aveva annunciato sabato le dimissioni

Il presidente dell’Austria, Alexander Van der Bellen, ha affidato al leader del Partito della Libertà (FPÖ) di estrema destra, Herbert Kickl, l’incarico di formare un nuovo governo. Se Kickl riuscisse a formare un esecutivo, si tratterebbe del primo del Paese guidato dall’estrema destra dalla Seconda guerra mondiale. Nelle elezioni dello scorso 29 settembre il partito di estrema destra di Kickl è arrivato in testa, battendo il Partito popolare austriaco (Övp) del cancelliere conservatore uscente Karl Nehammer, arrivato al secondo posto. A ottobre, però, il presidente Van der Bellen ha dato a Nehammer la prima possibilità di formare un nuovo governo, visto che il partito di Nehammer aveva annunciato che non sarebbe andato al governo con il Partito della Libertà e Kickl e anche altri si erano rifiutati di lavorare con l’FPÖ. Gli sforzi per formare un’alleanza di governo senza l’estrema destra sono crollati nei primi giorni del nuovo anno e Nehammer ha dichiarato sabato che si sarebbe dimesso. Il Partito popolare ha poi segnalato che potrebbe essere aperto a lavorare sotto Kickl. 

Incontro di circa un’ora fra Van der Bellen e Kickl

L’annuncio di Van der Bellen di avere affidato il mandato a Kickl è giunto dopo circa un’ora di incontro fra i due al palazzo presidenziale. Van der Bellen ha riferito di aver incaricato il leader del Partito della Libertà di tenere colloqui con il Partito popolare per provare a formare un nuovo esecutivo. Non è detto che i colloqui per arrivare a una coalizione fra l’estrema destra e i conservatori abbiano successo, ma non ci sono altre opzioni realistiche nell’attuale Parlamento e i sondaggi suggeriscono che nuove elezioni a breve potrebbero rafforzare ulteriormente il partito di estrema destra.

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