La famiglia ha riferito che che "dal 15 novembre non si hanno più sue notizie"
Il 13 dicembre è stata convocata alla Farnesina l’incaricata d’affari ad interim del Venezuela “per richiedere un tempestivo e risolutivo intervento sulla vicenda del connazionale” Alberto Trentini. È quanto si apprende da fonti informate sul caso.
Oggi la famiglia di Trentini, tramite la legale Alessandra Ballerini ha riferito che “dal 15 novembre non si hanno più notizie di Alberto Trentini, cooperante italiano da sempre impegnato nel sociale, fermato dalle autorità del Venezuela dove si trovava in missione con la Ong Humanity e Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità”. “Dal suo arresto e cioè dal 15 novembre ad oggi, a quanto sappiamo, nessuno è riuscito a vederlo, né a parlargli“, ha aggiunto la famiglia, che ha fatto sapere di essere “molto angosciata da questa drammatica situazione”.
Ambasciata italiana e Farnesina stanno seguendo il caso di Alberto Trentini
L’ambasciata d’Italia a Caracas e il consolato generale a Caracas, in stretto raccordo con la Farnesina, stanno seguendo la vicenda dell’arresto del connazionale Alberto Trentini “con la massima attenzione fin dalla prima segnalazione, mantenendo i contatti con la famiglia e i legali del connazionale”. È quanto si apprende da fonti informate sul caso, che sottolineano che la sede diplomatica italiana “ha interessato in modo incessante le autorità venezuelane per richiedere con urgenza che sia garantito l’esercizio dell’assistenza consolare nei confronti del connazionale e che vengano comunicati quanto prima i motivi dell’arresto e il luogo di detenzione”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata