Sono stati colpiti obiettivi militari come raffinerie e fabbriche. Mosca: "Risponderemo"

L’Ucraina ha rivendicato l’attacco più massiccio mai lanciato in Russia dall’inizio della guerra. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nella notte tra lunedì 13 gennaio e martedì 14 gennaio, sono stati colpiti obiettivi militari fino a 1.100 chilometri di distanza in Russia.

I siti presi di mira 

Strutture militari sono state prese di mira nelle regioni di Bryansk, Saratov, Tula e nella Repubblica del Tatarstan. È stato attaccato il deposito di prodotti petroliferi Kombinat Krystal a Engels, nella regione di Saratov. Colpito anche lo stabilimento chimico di Bryansk a Seltso, dove vengono prodotte munizioni e componenti per missili da crociera. Unità della direzione principale dell’intelligence e del servizio di sicurezza dell’Ucraina hanno attaccato siti strategici del complesso militare-industriale della Russia: la raffineria di petrolio di Saratov e l’impianto di Kazanorgsintez. In entrambe le strutture è scoppiato un incendio. 

 

Kiev: “Attacchi mirati e sistematici continueranno fino alla fine della guerra”

“Il lavoro mirato e sistematico per distruggere i siti che forniscono munizioni, equipaggiamento militare, carburante e lubrificanti all’esercito occupante della Federazione Russa continuerà fino alla completa cessazione dell’aggressione armata della Federazione Russa contro l’Ucraina”, ha affermato lo Stato Maggiore dell’Ucraina in un post pubblicato sui social.

Mosca: “Kiev ha lanciato missili occidentali in Russia, risponderemo”

Il ministero della Difesa russo accusa l’Ucraina di avere provato ad attaccare nella notte la regione russa di Bryansk con missili occidentali Atacms e Storm Shadow e aggiunge che “le azioni del regime di Kiev, sostenute dai curatori occidentali, non rimarranno senza risposta“. “Questa notte dal territorio dell’Ucraina è stato effettuato un tentativo di lanciare un attacco missilistico su obiettivi nella regione di Bryansk utilizzando 6 missili operativi-tattici Atacms di fabbricazione statunitense, 6 missili da crociera Storm Shadow di fabbricazione britannica e 31 droni”, ha dichiarato il dipartimento militare russo in un comunicato. “Durante la battaglia aerea, tutte le armi di attacco aereo sono state abbattute dagli equipaggi della difesa aerea. Non ci sono state vittime o feriti“, ha aggiunto il ministero della Difesa russo, precisando che altri 2 missili da crociera lanciati dall’aria Storm Shadow sono stati abbattuti sopra il Mar Nero.

Nuova missione Nato per proteggere cavi in Mar Baltico

Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha annunciato che l’alleanza sta lanciando una nuova missione per proteggere i cavi sottomarini nella regione del Mar Baltico denominata ‘Baltic Sentry’ (sentinella Baltico). La missione “comporterà una serie di risorse, tra cui fregate e aerei da pattugliamento marittimo” e “rafforzerà la nostra vigilanza nel Baltico”, ha detto Rutte ai giornalisti, aggiungendo che anche una piccola flotta di droni navali sarà schierata “per fornire una sorveglianza e una deterrenza migliorate”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata