Il capo di Stato, sotto impeachment, è stato fermato per la sua breve imposizione della legge marziale il mese scorso

Le forze dell’ordine sudcoreane hanno arrestato il presidente sotto impeachment Yoon Suk Yeol per la sua breve imposizione della legge marziale il mese scorso. In un videomessaggio registrato prima di essere scortato alla sede dell’agenzia anticorruzione, Yoon ha lamentato il fatto che “lo stato di diritto è completamente crollato in questo Paese”, ma ha detto che stava rispettando il mandato di detenzione per evitare scontri tra le forze dell’ordine e il servizio di sicurezza presidenziale.

Una serie di suv neri, alcuni dotati di sirene, sono stati visti lasciare il complesso presidenziale scortati dalla polizia. Un veicolo che trasportava Yoon è poi arrivato all’Ufficio che indaga sulla corruzione dei funzionari di alto rango nella città di Gwacheon.

L’Ufficio per le indagini sulla corruzione per gli alti funzionari ha dichiarato che Yoon è stato preso in custodia circa cinque ore dopo l’arrivo degli investigatori al complesso presidenziale di Hannam-dong, nella capitale Seul, e circa tre ore dopo che questi sono entrati con successo nella residenza. Era il loro secondo tentativo di arrestarlo. Dopo l’interrogatorio, si prevede che Yoon venga inviato in un centro di detenzione a Uiwang, vicino alla Capitale. Il presidente deposto potrebbe essere tenuto in custodia per settimane.

 

L’operazione di arresto di Yoon Suk Yeol

All’inizio dell’operazione di arresto gli investigatori anticorruzione e gli agenti di polizia hanno avuto uno stallo di ore con le forze di sicurezza al cancello del complesso presidenziale ma per il resto non hanno incontrato alcuna resistenza significativa. Alcuni agenti di polizia hanno usato delle scale per scavalcare le file di autobus posizionate dal servizio di sicurezza presidenziale vicino all’ingresso, per poi muoversi lungo il complesso collinare.

Sono poi arrivati davanti a un cancello di metallo con il marchio presidenziale in oro. Alcuni agenti sono stati visti entrare da una porta di sicurezza sul lato del cancello, insieme a uno degli avvocati di Yoon e al suo capo di gabinetto. Il servizio di sicurezza presidenziale ha in seguito rimosso un autobus e altri veicoli che erano stati parcheggiati come barricata.

Yoon Suk Yeol: “Rispetto arresto per evitare spargimenti di sangue”

“Sono veramente sconcertato nel vedere che illegalità su illegalità su illegalità sono state eseguite e che le procedure sono state condotte con forza in base a un mandato non valido”. È quanto ha affermato il presidente deposto sudcoreano Yoon in un video reso pubblico prima della suo arresto. “Non riconosco l’indagine dell’Ufficio di investigazione sulla corruzione per gli alti funzionari”, “in qualità di presidente, che ha la responsabilità di sostenere la Costituzione e il sistema legale della Repubblica di Corea, la mia decisione di rispettare tali procedure illegali e non valide non è un riconoscimento, ma piuttosto la volontà di prevenire incidenti spiacevoli e spargimenti di sangue“. 

Yoon Suk Yeol interrogato: si avvale della facoltà di non rispondere

Il presidente sudcoreano si è avvalso della facoltà di non rispondere durante le due ore e mezza di interrogatorio nell’Ufficio investigativo sulla corruzione degli alti funzionari (CIO). Lo riporta l’agenzia Yonhap. È la prima volta che un presidente in carica nel Paese viene arrestato. 

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