Abeer Odeh: "La comunità internazionale garantisca per nuovi aiuti e una tregua definitiva"
“Accogliamo con favore il cessate il fuoco a Gaza dopo 15 mesi di aggressione genocida che ha causato più di 47.000 morti e più di 110.000 feriti, nel 70% dei casi donne e bambini. Un attacco disumano che ha portato alla distruzione di più del 70% delle abitazioni, delle infrastrutture, delle scuole, degli ospedali, degli uffici e dei negozi, costringendo 1,9 milioni di persone ad abbandonare la propria casa per poi spostarsi almeno altre dieci volte in cerca di rifugio. Adesso i sopravvissuti potranno contare le loro perdite e piangere i loro morti. Non potranno tornare alle loro case, perché le loro case non ci sono più, ma potranno almeno cercare di localizzarle”. Così a LaPresse l’ambasciatrice palestinese in Italia, Abeer Odeh.
“Bimbi dovranno aspettare 15 anni per vedere ricostruzione”
“I 700.000 bambini sopravvissuti alle bombe riprenderanno a studiare, ma nella migliore delle ipotesi dovranno aspettare 15 anni e saranno già grandi prima di veder rinascere dalle rovine ciò che adesso non esiste più, comprese le loro scuole. Nel frattempo, l’intera popolazione di Gaza correrà il rischio di contrarre gravi malattie a causa dell’amianto, dei resti umani in putrefazione e delle bombe inesplose presenti nelle tonnellate di macerie che la circondano”, ha rimarcato l’ambasciatrice palestinese in Italia.
“Comunità internazionale garantisca aiuti e tregua”
“Ci appelliamo alla comunità internazionale perché agisca immediatamente per portare aiuti e garantire che il cessate il fuoco sia definitivo, contrariamente a quanto già ventilato dalla leadership israeliana”, ha poi aggiunto l’ambasciatrice palestinese in Italia.
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