Intesa raggiunta nelle scorse ore per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. G7: "Sviluppo significativo"
I rappresentanti di Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar hanno firmato ufficialmente l’accordo sugli ostaggi a Doha, con un giorno di ritardo e dopo aver superato gli ultimi ostacoli. Lo riferisce il media Ynet sul proprio sito. La questione degli ostaggi è stata risolta intorno alle 18.15. Poi il presidente dello Shas, Aryeh Deri, ha accettato che tutti i dettagli fossero stati concordati. Non ci sono più ostacoli per Hamas.
Abbas: “Anp pronta ad assumersi piena responsabilità Gaza”
L’ufficio del presidente dell’Autorità nazionale Palestinese (Anp), Mahmud Abbas, ha affermato che, dopo l’annuncio del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, la Presidenza palestinese conferma che “si assumerà la piena responsabilità della Striscia di Gaza“. Il governo palestinese afferma di aver “completato tutti i preparativi per svolgere qualsiasi compito, come alleviare le sofferenze del nostro popolo, riportare gli sfollati alle loro case, gestire i valichi di frontiera e ripristinare i servizi di base come acqua ed elettricità”.
Israele pubblica elenco parziale di palestinesi da rilasciare
Il ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato un elenco parziale dei detenuti palestinesi destinati al rilascio nella prima fase dell’accordo con Hamas sulla tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi. L’elenco comprende 95 tra donne e bambini detenuti nelle carceri israeliane. Si tratta di 25 uomini, tutti di età inferiore ai 21 anni, e di 70 donne. I più giovani che saranno rilasciati hanno 16 anni. I detenuti erano accusati di reati come incitamento, vandalismo, sostegno al terrore, attività terroristiche, tentato omicidio o lancio di pietre o bombe molotov. Una dei nomi più noti che compare nella lista è quello di Khalida Jarrar, membro di spicco del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, che negli ultimi anni è entrata e uscita dalle prigioni israeliane. Il Servizio carcerario dello Stato ebraico ha affermato che effettuerà il trasporto dei prigionieri al posto del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), che ne era stato responsabile durante le precedenti brevi tregue, per evitare “manifestazioni pubbliche di gioia”.
Riunione del governo israeliano nel pomeriggio
La riunione del governo israeliano, prevista alle 14.30 italiane per l’approvazione dell’accordo di tregua a Gaza e, è iniziata con circa 3 ore di ritardo. Lo riporta Ynet.
Gabinetto sicurezza Israele approva accordo tregua a Gaza
Il gabinetto di sicurezza di Israele ha approvato l’accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Hanno votato contro solo i ministri di estrema destra Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich. Lo riporta Ynet. La Presidenza del consiglio dei Ministri ha affermato: “Dopo aver esaminato tutti gli aspetti politici, di sicurezza e umanitari, e con la consapevolezza che l’operazione proposta favorisce il raggiungimento degli obiettivi di guerra, il Comitato ministeriale per gli affari di sicurezza nazionale ha raccomandato al governo di approvare lo schema proposto”. Il governo si riunirà per l’approvazione definitiva dell’accordo alle 15.30 (le 14.30 in Italia).
Netanyahu: “Se fallisce fase 2 accordo guerra riprende con sostegno”
“Abbiamo ricevuto garanzie inequivocabili da entrambi i presidenti statunitensi, sia Biden che Trump, che, se la fase 2 dell’accordo fallirà e Hamas non accetterà le nostre richieste di sicurezza, torneremo a combattere intensamente, con il sostegno degli Stati Uniti”. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu durante la riunione del gabinetto di sicurezza. Lo riferisce Ynet.
G7, firma accordo per tregua è sviluppo significativo
I leader del G7 definiscono l’accordo di cessate il fuoco a Gaza “uno sviluppo significativo” ed esortano Israele e Hamas a lavorare per la sua “piena attuazione”. “Questo è uno sviluppo significativo”, afferma il G7 in una dichiarazione, esortando “tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo” nelle prossime fasi dei colloqui “per contribuire a garantire la sua piena attuazione e la fine permanente delle ostilità”.
Biden: “Netanyahu deve soddisfare legittime preoccupazioni palestinesi”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “deve trovare un modo per soddisfare le legittime preoccupazioni dei palestinesi sulla sostenibilità a lungo termine di Israele”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Msnbc, nella sua ultima intervista prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. “Ho continuato a ricordare al mio amico, ed è un amico, anche se ultimamente non andiamo molto d’accordo, Netanyahu, che deve trovare un modo per soddisfare le legittime preoccupazioni di un vasto gruppo di persone chiamate palestinesi, che non hanno un posto dove vivere in modo indipendente”, ha dichiarato Biden.
Media, Netanyahu riprenderà guerra dopo prima fase accordo
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha raggiunto un’intesa con il primo ministro Benjamin Netanyahu sull’accordo per il cessate il fuoco e gli ostaggi firmato con Hamas a Doha la scorsa notte. Lo riferiscono Channel 12 e il portale Walla, citati da Times of Israel.
I due hanno trovato un accordo sulla richiesta di Smotrich che l’Idf riprenda i combattimenti contro Hamas a Gaza dopo la prima fase dell’accordo e sulla questione del controllo degli aiuti umanitari trasferiti nell’enclave palestinese. Smotrich e il suo partito Sionismo Religioso, dicono i media, voteranno contro l’accordo ma rimarranno nel governo grazie a questo accordo.
Tajani: “Italia è ben vista da tutte le forze in campo”
“Sosteniamo con forza l’accordo che ha portato al cessate il fuoco. Lunedì sarò a Gerusalemme, Tel Aviv e Ramallah per parlare con le autorità israeliane e palestinesi per incoraggiare un percorso che inizia con il cessate il fuoco. Dobbiamo arrivare alla pace”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Skytg24. “Stiamo facendo di tutto sin dall’inizio con il nostro progetto ‘Food for Gaza’, sostenuto da Israele e Palestina. L’Italia è ben vista da tutte le forze in campo”, ha dichiarato.
L’Italia invia 50 tonnellate di aiuti a Gaza
È partita dal porto di Monfalcone (GO) una nave diretta a Cipro con a bordo oltre 50 tonnellate di beni di prima necessità raccolti dalla ‘Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia‘.
Dopo l’arrivo al porto di Limassol, a Cipro, il materiale verrà successivamente trasferito a Gaza.
Ufficio Netanyahu, primi ostaggi rilasciati domenica
L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che, nonostante i ritardi nella firma dell’accordo e nella sua approvazione da parte del governo, si prevede che i primi ostaggi saranno rilasciati da Gaza domenica, come previsto. Lo riporta Times of Israel. Una volta che l’accordo di cessate il fuoco sarà stato approvato sia dal gabinetto di sicurezza che dall’intero gabinetto, e sarà entrato in vigore, ha dichiarato l’ufficio, “il rilascio degli ostaggi potrà essere effettuato secondo lo schema pianificato”, che prevede la liberazione, domenica, di tre ostaggi.
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