Cecilia Sala è stata ospite di Fabio Fazio nel suo programma ‘Che tempo che fa’, sul canale Nove. La giornalista, arrestata in Iran il 19 dicembre, è tornata in Italia l’8 gennaio e ha raccontato le condizioni di prigionia e il suo isolamento. “Ci ho pensato moltissimo, ho preso in considerazione l’ipotesi di essere un ostaggio, che fosse una detenzione illegittima non soltanto per me ma anche per loro, che sapessero benissimo che fosse fasulla l’indagine preliminare, che fosse tutto finto”, ha detto Sala parlando del motivo che ha portato al suo arresto. “Non mi hanno mai toccata. Maschi e femmine non si possono neanche sfiorare e la persona che mi interrogava era un maschio quindi io venivo portata, per esempio quando mi spostavano dalla cella alla sala degli interrogatori, con un bastone che tenevo ad un’estremità perché non potevamo sfiorarci”, ha aggiunto la giornalista che ha capito di essere un ostaggio quando le hanno detto che era morto l’ex presidente americano Jimmy Carter, simbolo della crisi degli ostaggi. “Sei sempre solo anche quando non sei solo, anche quando qualcuno ti interroga sei incappucciato faccia al muro e la persona ti parla e ti fa le domande da dietro, le guardie sono mascherate. L’ultimo interrogatorio prima della mia liberazione, che viene annunciata alle nove di mattina dell’8 gennaio e io non ci credo la prima volta che me lo dicono, è stato il giorno prima e mi hanno interrogata per 10 ore“, ha affermato ancora la giornalista 29enne.

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