L'uomo, 56 anni, è stato rapito il 7 ottobre insieme alla moglie nella loro casa nel kibbutz Be'eri

Non abbiamo alcuna certezza, ma sentiamo che mio zio è vivo“. Lo ha dichiarato a LaPresse Shoval Abend, nipote di Ohad Ben Ami, ancora ostaggio nelle mani di Hamas. L’uomo, 56 anni, è stato rapito il 7 ottobre insieme alla moglie nella loro casa nel kibbutz Be’eri. La donna è stata liberata nel novembre 2023 durante il primo scambio di ostaggi.

Mia zia è profondamente preoccupata – ha aggiunto Abend – Ha trascorso 54 giorni a Gaza, vivendo quell’incubo. Mio zio non ha mai fatto nulla di male a nessuno; erano semplicemente due persone che conducevano una vita normale. Speriamo tutti nel suo ritorno, anche se non sappiamo in che condizioni sarà”.

Il processo di pace deve prendere forma

“Gli ostaggi avrebbero dovuto fare ritorno già oltre un anno fa, con il primo cessate il fuoco,” ha ricordato Abend. “Ora vogliamo che anche la seconda fase dell’accordo vada avanti, perché tutti devono tornare a casa. Chiediamo il cessate il fuoco: basta soldati morti, basta civili morti. È il momento che il processo di pace prenda forma”.

In questi tempi estremamente difficili, serve il supporto concreto della comunità internazionale per garantire che l’accordo sul cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi venga pienamente attuato.” Abend ha poi elogiato gli sforzi diplomatici: “L’amministrazione Biden ha fatto un buon lavoro, così come il team di Donald Trump. Questo accordo dimostra quanto di positivo possano ottenere politici di schieramenti opposti quando lavorano insieme”.

 

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