L'Organizzazione mondiale della sanità: "Speriamo che il presidente Usa ci ripensi"

Reazioni da tutto il mondo per la decisione del presidente Usa Donald Trump, che tra i suoi primi atti ha firmato un ordine esecutivo con cui ritira gli Stati Uniti dall’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità. “E’ una cosa importante”, ha commentato. Trump si è poi lamentato della quantità di finanziamenti pro capite che gli Stati Uniti forniscono all’Oms e l’ha confrontata con la quantità di denaro inviata dalla Cina. “Mi è sembrato un po’ ingiusto”, ha detto. 

L’Oms: “Speriamo ci ripensi”

L’Oms in una nota ha espresso “rammarico” per l’annuncio dell’intenzione degli Stati Uniti d’America di ritirarsi dall’Organizzazione. “Ci auguriamo che gli Stati Uniti ci ripensino e non vediamo l’ora di avviare un dialogo costruttivo per mantenere la partnership tra gli Usa e l’Oms, a vantaggio della salute e del benessere di milioni di persone in tutto il mondo”, si legge ancora. L’organizzazione inoltre mette in luce come gli Usa siano “un membro fondatore” dell’Oms che “svolge un ruolo cruciale nella tutela della salute e della sicurezza delle popolazioni mondiali, compresi gli americani, affrontando le cause profonde delle malattie, rafforzando i sistemi sanitari e individuando, prevenendo e rispondendo alle emergenze sanitarie, tra cui le epidemie, spesso in luoghi pericolosi dove altri non possono andare”.

La Cina: “Ruolo Oms va rafforzato, non indebolito”

In risposta al ritiro degli Stati Uniti dall’Oms (Organizzazione mondiale per la sanità) il portavoce del ministero della Salute cinese Guo Jiakun ha affermato che l’Oms svolge un ruolo centrale e di coordinamento nella governance della salute globale. “Il ruolo dell’Oms dovrebbe essere rafforzato, non indebolito”, ha detto, come riporta Global Times, “la Cina continuerà a sostenere l’Oms nell’adempimento delle sue responsabilità, ad approfondire la cooperazione internazionale in materia di salute pubblica, a migliorare la governance della salute globale e a promuovere la costruzione di una comunità di salute condivisa per l’umanità”.

Germania: “Uscire da Oms è un rischio”

Il ministro della Sanità tedesco, Karl Lauterbach, ha criticato il previsto ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’annuncio di Trump rappresenta un duro colpo alla lotta internazionale contro le crisi sanitarie globali, ha affermato Lauterbach, come riporta Ntv, aggiungendo che, senza il contributo degli Stati Uniti, sarà molto più difficile aiutare i paesi colpiti da malattie infettive o disastri ambientali. Molti programmi volti a combattere le conseguenze di carestie, disastri naturali e guerre sono finanziati attraverso questi fondi.

“Centinaia di migliaia di persone sarebbero a rischio, soprattutto molti bambini”, ha avvertito Lauterbach, spiegando che, in qualità di partner di lunga data dell’Oms, la Germania è consapevole della propria responsabilità e negli ultimi anni ha aumentato i suoi contributi all’Organizzazione. La sicurezza sanitaria globale è nell’interesse di tutte le nazioni, compresi gli Stati Uniti, ha sottolineato il ministro tedesco.

Borghi: “Facciamolo anche noi”

“Usa fuori da Oms. Dobbiamo farlo anche noi. Subito”. Lo scrive sui social il senatore della Lega Claudio Borghi. 

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