Evacuato anche il personale dell'Onu

I ribelli dell’M23 sostenuti dal Ruanda hanno dichiarato di aver preso il controllo della più grande città dell’est della Repubblica Democratica del Congo, Goma. L’annuncio del gruppo è arrivato pochi minuti prima che scadesse un ultimatum di 48 ore imposto al governo congolese perché l’esercito si arrendesse e consegnasse le armi. In centinaia stanno ora fuggendo da Goma.

Almeno 8 morti e 180 feriti 

Nella città congolese di Goma, presa d’assalto dai ribelli dell’M23, sono stati segnalati colpi di arma da fuoco verso l’ospedale di Ndosho, che è già saturo di feriti da diversi giorni. L’ultimo rapporto parla di almeno 8 morti e 180 feriti. Lo ha detto una fonte sanitaria a Rfi. In un altro quartiere di Goma, almeno 25 feriti sono arrivati all’ospedale Charité. In alcune zone continuano a cadere ordigni esplosivi. Fonti riferiscono anche che colpi di arma da fuoco hanno raggiunto il territorio ruandese.

L’offensiva

Nelle prime ore del mattino si sono sentiti colpi di arma da fuoco in tutta la città, secondo due operatori umanitari che si trovavano sul posto. I ribelli hanno invitato i residenti di Goma a “mantenere la calma” e i membri delle forze armate congolesi a radunarsi nello stadio centrale. L’offensiva dell’M23 nel cuore della regione ricca di minerali rischia di peggiorare drasticamente uno dei conflitti più lunghi dell’Africa e di causare nuovi sfollamenti tra i civili. In un messaggio su X il portavoce del governo congolese, Patrick Muyaya, ha chiesto la protezione dei civili e affermato che il Paese si trova “in una situazione di guerra in cui le notizie cambiano continuamente”.

 

Bus al confine per evacuare personale Onu da Goma

I membri del personale delle Nazioni Unite stanno lasciando Goma. Lo riferisce l’emittente ruandese Rba. “Alla frontiera sono stati predisposti degli autobus che li porteranno a Kigali, dove prenderanno i voli di ritorno per i loro paesi“, si legge su X. Il rappresentante speciale delle Nazioni Unite per il Congo ha detto durante una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza che, con l’aeroporto chiuso e le strade bloccate nel vasto hub umanitario e di sicurezza della regione, “siamo intrappolati“. L’ondata di violenza ha ucciso almeno 13 membri delle forze di peacekeeper nell’ultima settimana. 

Kenya annuncia vertice straordinario Comunità Africa orientale

Il presidente del Kenya William Ruto ha annunciato in un comunicato stampa che convocherà un vertice straordinario della Comunità dell’Africa orientale (EAC) “nelle prossime 48 ore” alla presenza dei presidenti della RDC Félix Tshisekedi e del Ruanda Paul Kagame.

Ong: “A Goma tagliate forniture di acqua ed elettricità”

Cafod, l’organizzazione umanitaria della Chiesa cattolica in Inghilterra e Galles, ha definito la situazione a Goma “molto grave”. “Il nostro personale sul campo ci ha detto che acqua ed elettricità sono state tagliate e che i prezzi dei generi alimentari stanno aumentando. Dicono che la città è stata costretta a chiudere a causa dei combattimenti“, ha affermato l’ong in una nota, come riporta la Bbc. “Il nostro personale sta rispondendo con ciò che ha e amplieremo la nostra risposta il prima possibile”, ha aggiunto Cafod, “esortiamo tutte le parti a garantire che l’accesso agli aiuti umanitari possa continuare a Goma”.

Le accuse al vicino Ruanda

L’esercito uruguaiano, presente a Goma con la missione di peacekeeping dell’Onu, ha dichiarato su X che alcuni soldati congolesi hanno deposto le armi. La ministra degli Esteri del Congo, Thérèse Kayikwamba Wagner, ha detto al Consiglio di Sicurezza che il Ruanda stava commettendo “un’aggressione frontale, una dichiarazione di guerra che non si nasconde più dietro manovre diplomatiche”. L’ambasciatore del Ruanda, Ernest Rwamucyo, non ha confermato né negato le accuse e ha incolpato il governo congolese, affermando che la crisi avrebbe potuto essere evitata se avesse “dimostrato un genuino impegno per la pace”.

L’incendio nel carcere e l’evasione di oltre 2.000 detenuti 

Mentre i ribelli dell’M23 entravano a Goma questa mattina, un incendio nella prigione di Munzenze, nella città congolese, ha provocato la fuga di migliaia di detenuti. “Tutti i prigionieri che erano detenuti sono usciti, donne, uomini o minori, tutti sono usciti”, ha detto Mwamisyo Ndungo, uno degli evasi che ha stimato che più di 2.000 sono fuggiti dalla struttura. L’aeroporto di Goma, un hub regionale per il commercio, la sicurezza e gli sforzi umanitari, è stato chiuso in seguito ai combattimenti. La televisione di Stato ruandese ha mostrato diversi soldati congolesi che si sono arresi nella città ruandese di Rubavu dopo aver attraversato il confine da Goma

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