L'uomo, 46 anni, aveva la cittadinanza ucraina ed era originario di Gorlovka

Armen Sargsyan, noto anche come Armen Gorlovsky, rimasto ucciso in un’esplosione verificatasi a Mosca, non è un volto nuovo per le forze armate di Kiev. L’uomo, 46 anni, aveva la cittadinanza ucraina ed era originario di Gorlovka, località che dal 2014 fa de facto parte dell’autproclamata Repubblica di Donetsk.

La fondazione del battaglione ArBat

Nel 2022 Sargsyan ha fondato il battaglione ArBat, un gruppo di volontari reclutati nel Donbass per combattere contro i soldati di Kiev. Secondo i media ucraini, la compagnia militare privata sarebbe stata sponsorizzata dall’imprenditore russo-armeno Samvel Karapetyan. Sargsyan era anche a capo della Federazione di pugilato del Donetsk. L’uomo ha avuto un ruolo nel corso delle proteste di Euromaidan del 2014, quando avrebbe creato degli ‘squadroni della morte’ per dare la caccia ai manifestanti che protestavano contro l’allora presidente Viktor Yanukovich, a cui era considerato molto vicino. Ultimamente sono comparse alcune sue foto insieme al leader ceceno Ramzan Kadyrov, ma anche con il deputato della Duma russa Adam Delimkhanov.

Le accuse dei servizi segreti ucraini

I servizi segreti ucraini, in un post su Telegram dello scorso dicembre, lo hanno definito “un’autorità criminale della regione di Donetsk che collabora con l’Fsb”, gli 007 russi. Secondo Kiev il battaglione ArBat ha inizialmente combattuto vicino a Toretsk, una città al centro di feroci scontri nell’Ucraina orientale, ed è stato poi trasferito nella regione russa di Kursk, che le forze ucraine hanno occupato in un assalto a sorpresa la scorsa estate. Secondo le autorità di Mosca, la morte di Sargsyan è da considerarsi un attentato “ordinato e pianificato”

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