Peskov: "Prematuro parlare di partecipanti ai negoziati". Zelensky mette in guardia: "Mosca ha rafforzato asse con Iran e Nord Corea"

Mosca frena sull’ipotesi di avviare colloqui di pace per il conflitto in Ucraina, chiedendo che si svolgano nuove elezioni presidenziali a Kiev entro la fine dell’anno: in mancanza, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe privo della legittimazione legale per concludere accordi. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che “l’idea stessa di tenere elezioni in Ucraina dal punto di vista della legittimazione della leadership è necessaria dal punto di vista della registrazione legale di qualsiasi accordo in termini di risoluzione del conflitto“. 

Cremlino: “Prematuro parlare di partecipanti ai negoziati”

La discussione introdotta da Zelensky sui partecipanti ai negoziati sarebbe dunque prematura, secondo il Cremlino, anche perché, ha sottolineato Peskov, in Ucraina resta in vigore il decreto che vieta i colloqui di Kiev con Mosca. “Finora nessuno ha discusso in modo serio una possibile combinazione della composizione dei partecipanti ai colloqui. Finora si è partiti dal fatto che il presidente ucraino non ha il diritto di condurre tali negoziati. Pertanto, discutere se il decreto rimane in vigore, discutere di una possibile composizione dei partecipanti, beh, forse è andare troppo avanti”, ha detto Peskov, citato dalle agenzie russe. A Peskov era stato chiesto se il Cremlino stesse considerando la possibilità di tenere negoziati con la partecipazione di Washington, Bruxelles, Kiev e Mosca, nella composizione auspicata da Zelensky, o se i negoziati dovessero iniziare esclusivamente con un dialogo tra Russia e Stati Uniti.

Cremlino: “Attacco a scuola Sudzha è mostruosa provocazione di Kiev”

Mosca è inoltre tornata ad accusare Kiev per l’attacco alla scuola di Sudzha, nella regione russa del Kursk, in cui sabato hanno perso la vita 4 persone. “L’attacco missilistico delle forze armate ucraine alla scuola di Sudzha è una mostruosa provocazione del regime di Kiev“, ha detto Peskov. In precedenza, il ministero della Difesa russo aveva affermato che le forze armate ucraine avevano commesso un crimine di guerra lanciando un attacco missilistico mirato sulla scuola. Kiev ha invece incolpato Mosca dell’attacco.

Zelensky: “Mosca ha rafforzato asse con Iran e Corea del Nord”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, da parte sua, ha invece messo in guardia sul rafforzamento dei rapporti tra la Russia, l’Iran e la Corea del Nord: un’alleanza che rappresenterebbe una minaccia diretta per gli Stati Uniti. In un’intervista rilasciata all’Associated Press il 2 febbraio Zelensky ha aggiunto che, sebbene in passato questi Paesi avessero collaborato su armi e tecnologia, ora sono apertamente impegnati nella guerra della Russia contro l’Ucraina. “Per la prima volta da decenni, la Russia ha dimostrato ufficialmente la sua alleanza coinvolgendo l’Iran e la Corea del Nord. Sì, avevano relazioni prima, scambiandosi tecnologia, armi e così via, ma ora le hanno attivamente portate in guerra. L’Iran fornisce armi, la Corea del Nord fornisce sia armi che truppe”, ha detto Zelensky. “Credo che questa sia, di fatto, un’alleanza contro gli Stati Uniti. Questa è un’alleanza molto pericolosa”, ha concluso. 

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