Il presidente in un'intervista con Piers Morgan:"Non sarò gentile con lui, lo considero un nemico"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a sedersi al tavolo delle trattative con il presidente russo Vladimir Putin se questa fosse l’unica soluzione in grado di portare la pace in Ucraina. Lo ha dichiarato al giornalista britannico Piers Morgan in un’intervista, citata da Kvyv Independent. Zelensky ha affermato che l’Ucraina è pronta a porre fine alla “fase calda” della guerra e che la sua disponibilità a negoziare con la Russia rappresenta un compromesso. “Parleremo con Putin… Anche la conversazione con Putin è un compromesso”, ha detto. “Se questa è l’unica soluzione in cui possiamo portare la pace ai cittadini ucraini senza perdere persone, allora sicuramente opteremo per questa soluzione”, ha spiegato. “Cosa importa il mio atteggiamento nei suoi confronti? Non sarò gentile con lui, lo considero un nemico. E per essere onesti, credo che anche lui consideri me un nemico”. Zelensky ha poi ribadito che il processo di negoziazione dovrebbe includere Ucraina, Stati Uniti, Unione Europea e Russia. Il presidente ucraino ha poi detto che Kiev non è disposta a riconoscere alcun territorio ucraino occupato come territorio russo.

Zelensky: “In guerra morti 45.100 nostri soldati”

“Per quanto riguarda le nostre perdite, le cifre esatte sono molto importanti per noi. 45.100 persone sono state uccise e circa 390.000 sono rimaste ferite“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al giornalista britannico Piers Morgan. “Il numero dei feriti è in realtà minore perché ci sono persone che sono state ferite e poi sono tornate sul campo di battaglia e sono state ferite di nuovo”, ha precisato Zelensky. Per quanto riguarda i russi invece, secondo il presidente ucraino “hanno circa 600-700 mila feriti, perché la medicina da campo è più debole della nostra, e loro non riportano indietro i feriti. Se una persona viene ferita sul campo di battaglia, rimane lì, quindi le stime sono approssimativamente così, ma corrispondono molto chiaramente alla realtà”. 

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