Il portavoce nazionale di Vox José Antonio Fúster: "Ruolo Musk? Vogliamo continui ad aprire la strada a libertà espressione"
Vox sta lavorando affinché il gruppo dei Patrioti “cresca e diventi il primo in Europa”, e nella riunione del partito a Madrid, in cui a fare gli onori di casa sarà Santiago Abascal, si deciderà “come avanzare verso la costruzione di questo grande gruppo all’Eurocamera”. “Non possiamo accontentarci di essere la terza forza”, ha detto il portavoce nazionale di Vox José Antonio Fúster, in un’intervista rilasciata a LaPresse a due giorni dall’inizio della riunione nella capitale spagnola a cui parteciperanno, tra gli altri, il leader della Lega Matteo Salvini, la leader del Rassemblement National Marine Le Pen e il premier ungherese Viktor Orban. Nel progetto del ‘Make Europe Great Again‘, ‘Mega’, il cui slogan è stato rilanciato anche da Elon Musk, rientrano nella visione di Vox sia l’Alternative für Deutschland che Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
“E’ molto probabile” che si uniscano ai Patrioti altri partiti, ha detto Fúster, affermando che l’invito di Orban alla candidata alla cancelleria tedesca dell’Afd, Alice Weidel, a Budapest la prossima settimana è “un segnale” di un possibile ingresso del partito tedesco nel gruppo. “Noi poi abbiamo un socio di riferimento in Italia che è Fratelli d’Italia”, ha rimarcato il portavoce. Alla domanda se nell’equazione del ‘Mega’ rientrino dunque Ecr e l’Europa delle Nazioni sovrane, Fúster ha sottolineato che Vox “non crede nelle etichette di conservatori o riformisti, che sono questioni del passato”. “Per noi conta solo una cosa, i partiti patrioti che condividono la ricostruzione del progetto iniziale di Europa che è l’Europa delle nazioni” e “in questo, sicuramente possiamo essere d’accordo con Afd e con FdI”.
“Ci sono le condizioni per lavorare” alla creazione di questo gruppo, ha detto Fúster, sottolineando che Vox ha sempre cercato “l’unione dei partiti patrioti” e che “per questo Santiago Abascal è diventato il presidente del partito, perché tutti hanno riconosciuto il lavoro” fatto da noi “non solo in Europa ma in tutta l’America”. “Avendo questa leadership”, ha affermato, “vogliamo lavorare affinché quello dei Patrioti diventi un gruppo maggiore e sia il primo in Ue”. “C’è la possibilità, ci sono le condizioni e se non ci dovessero essere le cercheremo perché questo è il nostro obiettivo”, ha aggiunto, senza però sbilanciarsi sulla possibilità che a Madrid partecipino anche delegazioni di partiti che non fanno parte dei Patrioti.
Sicuramente ci sarà il presidente della Heritage Foundation, think tank conservatore statunitense. Il portavoce di Vox ha spiegato poi che alla riunione di venerdì verranno affrontati una serie di temi, “dal Green Deal all’immigrazione illegale, alle guerre in corso” per “avere una posizione comune” e “andare avanti tutti insieme in una stessa direzione”. Rispetto al ruolo che Elon Musk sta avendo e potrebbe avere nel coagulare e dare una spinta alle destre in Europa, Fúster ha affermato che a Vox ciò che interessa di Musk è che abbia “aperto qualcosa che era chiuso finora che è la libertà di pensiero e la libertà di espressione sui social“. “Noi vogliamo che continui così, che apra la strada alla libertà di espressione perché quando a noi ci si lascia parlare e quando il discorso arriva nitido e chiaro” acquistiamo consensi. Sul tavolo dei Patrioti venerdì ci sarà anche il tema delle relazioni tra l’Ue e gli Usa di Donald Trump.
Fúster ha rimarcato che il suo partito è “entusiasta” di un ruolo da mediatrice della premier Giorgia Meloni, “abbiamo fiducia nel fatto che lavorerà nel miglior modo possibile per l’Italia e l’Europa”, ha detto, affermando che il suo ruolo non è alternativo ma “complementare” a quello che svolge Orban. Rispetto ai rapporti con la Lega di Matteo Salvini, Fúster ha affermato che Vox con il ‘capitano’ ha “le migliori relazioni”. “La Lega in passato ha avuto un atteggiamento di collaborazione con il separatismo” catalano “in Spagna, che vuole distruggere la nazione più antica d’Europa. Su questo punto noi siamo implacabili. Abbiamo mandato un messaggio molto chiaro” che Salvini “ha capito”, ha affermato Fúster e, ha detto, “la Lega non tornerà a collaborare con i separatisti”.
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