Liberi Eli Sharabi, Ohad Ben Ami e Or Levy, presi da Hamas il 7 ottobre. Seguirà il rilascio di 183prigionieri palestinesi

Mentre Israele e gli Usa di Donald Trump discutono piani per un trasferimento dei palestinesi di Gaza, Hamas ha annunciato i nomi dei prossimi ostaggi che verranno liberati. Si tratta di 3 uomini, tutti e 3 civili, che sono stati rilasciati nella giornata di sabato. Si tratta di Eli Sharabi di 52 anni, Ohad Ben Ami di 56 anni e Or Levy di 34 anni. In cambio, secondo Hamas, Israele ha liberato 183 detenuti palestinesi di cui 18 che stanno scontando condanne all’ergastolo, 54 che stanno scontando condanne lunghe e 111 che sono stati arrestati nella Striscia durante la guerra. IN AGGIORNAMENTO

 

Gioia a Ramallah per arrivo detenuti palestinesi rilasciati

Scene di gioia a Ramallah, in Cisgiordania, dove i prigionieri palestinesi liberati dagli israeliani, vengono accolti dai loro cari. Lo riporta Al Jazeera aggiungendo che alcuni dei palestinesi liberati sono stati presi sulle spalle dalle persone nella grande folla, mentre altri abbracciano i loro amici e parenti. La gente ha iniziato a radunarsi a Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza, prima dell’arrivo previsto dei prigionieri palestinesi liberati. Una volta arrivati, dovrebbero entrare all’European Hospital per i controlli medici. 

Dopo rilascio ostaggi Netanyahu ordina ‘misure appropriate’ 

Date le condizioni in cui gli ex ostaggi israeliani Or Levy, Eli Sharabi e Ohad Ben Ami sono tornati dalla prigionia di Hamas, il premier Benjamin Netanyahu ha ordinato di adottare “misure appropriate”, stando a quanto referito dall’ufficio del primo ministro. “Alla luce delle terribili condizioni dei tre ostaggi e delle ripetute violazioni da parte dell’organizzazione terroristica di Hamas, il primo ministro Netanyahu ha ordinato di non ignorare la situazione e di adottare misure appropriate”, viene riportato in una nota. 

Israele inizia a rilasciare detenuti palestinesi 

Israele ha iniziato a rilasciare decine di detenuti palestinesi, oggi è attesa la liberazione di 183 detenuti, dopo la consegna di 3 ostaggi israeliani avvenuta questa mattina da Hamas, come parte dell’accordo sul cessate il fuoco di Gaza. Le forze israeliane stanno trasportando un gruppo di prigionieri palestinesi dalla prigione di Ofer in Cisgiordania per essere liberati a Ramallah.Un altro gruppo di prigionieri parte dalla prigione di Keziot nel Negev e verrà rilasciato nella Striscia di Gaza. Questo quinto gruppo di prigionieri include 111 prigionieri catturati dalle forze israeliane a Gaza nel corso della guerra, mentre i restanti 72 erano stati arrestati negli anni precedenti. 

I giornalisti dell’Associated Press hanno visto un autobus con a bordo alcune decine di prigionieri palestinesi dirigersi verso un punto d’incontro dove li attendevano le loro famiglie, amici e sostenitori. Dall’inizio del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, il 19 gennaio, sono stati liberati diciotto ostaggi israeliani e più di 550 prigionieri palestinesi. 

Famiglie ostaggi: “Immagini rilascio riecheggiano Olocausto”

Il Consiglio di ottobre, che rappresenta le famiglie direttamente colpite dal massacro di Hamas del 7 ottobre 2023, afferma che le foto di Gaza dei tre ostaggi rilasciati “riecheggiano le fotografie dei sopravvissuti all’Olocausto e servono come ulteriore promemoria del peggior fallimento nella storia dello Stato e della necessità di indagare a fondo”. Lo riporta il Times of Israel. “Anche le famiglie di Eli, Or e Ohad hanno bisogno di risposte”, afferma il gruppo in una dichiarazione. “Come è possibile che i cittadini siano stati rapiti da Israele e condotti nella Striscia di Gaza? Perché ci sono voluti quasi 500 giorni per riportarli indietro? E come è possibile che, ancora oggi, gli ostaggi vivi siano tenuti in condizioni disumane nei tunnel?”. Il gruppo ribadisce le sue richieste per una commissione d’inchiesta statale, a cui il premier Benjamin Netanyahu si oppone.

Herzog su condizione ostaggi: “Crimine contro umanità” 

Dopo le immagini diffuse sullo stato dei 3 ostaggi israeliani liberati da Hamas in mattinata, il presidente israeliano, Isaac Herzog ha parlato di “crimine contro l’umanità“. In particolare, ha affermato: “Ecco cosa significa un crimine contro l’umanità. Ohad, Or ed Eli sono stati usati in un rituale cinico e malvagio da assassini dannati. Completare l’accordo sugli ostaggi è un atto umano, morale ed ebraico. È essenziale far tornare tutti i nostri fratelli e sorelle dall’inferno della prigionia a Gaza, fino all’ultimo”, aggiunge. 

Netanyahu: “Immagini scioccanti non passeranno inosservate”

“Il governo di Israele abbraccia i tre ostaggi liberati. Le immagini scioccanti che abbiamo visto oggi non passeranno inosservate“. E’ quanto riferito in una dichiarazione rilasciata dall’ufficio del premier Benjamin Netanyahu. Lo riporta il Times of Israel. I tre ostaggi, Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami, sono apparsi malnutriti e provati nelle prime immagini del loro rilascio da parte di Hamas questa mattina. 

Idf, i tre ostaggi sono in territorio israeliano

“Gli ostaggi hanno attraversato il confine in territorio israeliano. Sono attualmente in viaggio verso un punto di prima accoglienza nel sud di Israele, dove saranno riuniti ai membri delle loro famiglie”. Lo riporta l’Idf in una nota, citata da Bbc. In una dichiarazione, l’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu afferma che il Paese “accoglie i tre rimpatriati”, aggiungendo che le loro famiglie sono state informate che gli ostaggi sono stati restituiti all’Idf. “Non entreremo nell’ordine del giorno sulle scene scioccanti che abbiamo visto oggi”, continua la dichiarazione. “Il governo, insieme a tutte le agenzie di sicurezza, accompagnerà loro e le loro famiglie”.

In mattinata, durante la liberazione dei tre ostaggi da parte di Hamas, su un palco, davanti a una folla di centinaia di persone, i combattenti hanno posizionato un microfono a turno verso ciascuno dei tre e li hanno fatti rilasciare una dichiarazione, prima di consegnarli agli operatori della Croce Rossa in attesa. È stata la prima volta che gli ostaggi liberati durante questa fase del cessate il fuoco sono stati costretti a rilasciare dichiarazioni pubbliche durante il loro rilascio. La proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di trasferire la popolazione palestinese fuori da Gaza, accolta con favore da Israele ma respinta con veemenza dai palestinesi e dalla maggior parte della comunità internazionale, non sembra aver influito sull’attuale fase della tregua, che durerà fino all’inizio di marzo.Ma ciò potrebbe complicare i colloqui nella seconda e più difficile fase, quando Hamas rilascerà decine di altri ostaggi in cambio di un cessate il fuoco duraturo. Hamas potrebbe essere riluttante a liberare altri prigionieri – e perdere la sua principale merce di scambio – se crede che gli Stati Uniti e Israele siano seriamente intenzionati a spopolare il territorio, cosa che secondo i gruppi per i diritti violerebbe il diritto internazionale.

I tre ostaggi liberati consegnati a Idf

I tre ostaggi israeliani rilasciati da Hamas Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami sono stati consegnati alle truppe dell’Idf nella Striscia di Gaza. Lo afferma l’esercito israeliano citato dal Times of Israel. Hamas ha consegnato i tre alla Croce Rossa in un punto di rilascio a Deir al-Balah. Ora, saranno portati fuori dalla Striscia in una struttura dell’esercito vicino alla comunità di confine di Re’im per un controllo iniziale. Intanto, in merito alle immagini degli ostaggi circolate in mattinata, dove i tre appaiono provati e molto dimagriti, il ministero della Salute israeliano ha esortato il pubblico a esercitare cautela e responsabilità nel gestire l’ esposizione a tali contenuti. “Si sta combattendo una guerra psicologica che può causare danni a noi e ai nostri cari”, avverte Gilad Bodenheimer, capo della divisione di salute mentale del ministero. “Esortiamo il pubblico a ridurre al minimo l’esposizione a immagini e video angoscianti e a essere consapevole di ciò che loro, i loro figli e i loro cari stanno vedendo”, aggiunge. 

Hamas libera i tre ostaggi israeliani, consegnati a Croce Rossa

I tre ostaggi israeliani Eli Sharabi, 52; Ohad Ben Ami, 56; e Or Levy, 34, sono stati liberati e consegnati da Hamas alla Croce Rossa, che ha lasciato l’area di sosta a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza. Saranno ora trasportati in Israele e portati in elicottero dall’Idf per incontrare il personale medico e le loro famiglie.

L’Idf afferma che la Croce Rossa ha notificato all’esercito che gli ostaggi Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami sono stati rilasciati e consegnati loro da Hamas. La Croce Rossa li sta ora portando all’Idf e alle forze dello Shin Bet all’interno della Striscia di Gaza, poi saranno scortati fuori dalla Striscia. Molti familiari dei tre ostaggi liberati sono scoppiati a piangere nel vedere i loro cari sfilare sul allestito da Hamas prima del loro rilascio. Michal Cohen, la madre di Ohad Ben Ami, ha detto di essere rimasta sconvolta nel vedere suo figlio così magro. “Ha un aspetto terribile. Ha 57 anni, ma ne dimostra dieci in più. È così triste per me vederlo in questo stato”, ha affermato al notiziario di Channel 12. L’Hostages and Missing Families Forum sollecita il rilascio dei restanti ostaggi israeliani, dopo la consegna di tre. “Le inquietanti immagini del rilascio di Ohad, Eli e Or sono un’altra prova cruda e dolorosa che non lascia spazio a dubbi: non c’è tempo da perdere per gli ostaggi”, si legge nella dichiarazione.

Tre ostaggi israeliani portati su palco da Hamas

I tre ostaggi israeliani, vestiti con camicie e pantaloni marroni, sono stati condotti sul palco dai combattenti di Hamas, davanti a una folla di persone nella Striscia di Gaza prima del loro rilascio. Sono scortati da due miliziani ciascuno e vengono tenuti per le braccia sul palco. I tre mostrano quello che sembra essere un certificato di rilascio. Lo riporta Bbc. In precedenza due operatori della Croce Rossa sono saliti sul palco insieme ai miliziani e hanno firmato documenti che hanno poi scambiato con i combattenti. 

Veicoli Croce Rossa arrivati a luogo rilascio ostaggi

I veicoli della Croce Rossa sono giunti nel luogo della Striscia di Gaza in cui Hamas dovrebbe liberare i tre ostaggi israeliani Eli Sharabi, 52; Ohad Ben Ami, 56; e Or Levy, 34, come parte di un accordo di cessate il fuoco a Gaza entrato in vigore il mese scorso. I tre ostaggi israeliani sono stati tutti rapiti durante l’attacco del 7 ottobre.

Israele si prepara a rilasciare 183 detenuti palestinesi

Il servizio carcerario israeliano si sta preparando a rilasciare i prigionieri di sicurezza palestinesi dalla prigione di Keziot nel Negev, secondo quanto riportato dai media ebraici. Solo dopo la conferma del rilascio dei tre ostaggi israeliani, i prigionieri saranno trasportati dall’unità Nahshon del servizio carcerario dalla sede. Un altro gruppo di prigionieri sarà rilasciato dalla prigione di Ofer in Cisgiordania. In tutto Israele prevede di rilasciare oggi 183 prigionieri, di cui 18 condannati all’ergastolo. 

Ostaggio israeliano potrebbe non sapere che moglie è morta

Uno degli ostaggi israeliani che dovrebbero essere rilasciati oggi da Hamas potrebbe non sapere che la moglie è morta. Geula Levy, la madre di Or Levy, ha riferito che non è chiaro se lui sappia che sua moglie Eynav è stata uccisa il 7 ottobre 2023. “Non sappiamo se Or sappia che sua moglie è stata assassinata, ma da quello che abbiamo sentito i terroristi si sono divertiti molto a dire agli ostaggi che i loro cari erano stati uccisi e a causare loro dolore e sofferenza”, racconta la donna ad Army Radio. Levy, 34 anni, è stato rapito dal rave Supernova vicino al Kibbutz Re’im il 7 ottobre. Sua moglie Eynav è stata uccisa e il loro figlio Almog, che ora ha tre anni, è rimasto con i nonni da allora.

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