Ue: "Indipendenza della Corte va difesa a spada tratta, useremo tutti gli strumenti"

La Corte Penale Internazionale (Cpi) reagisce alle sanzioni comminate nei suoi confronti dal presidente americano Donald Trump per le indagini su Israele. “La Corte penale internazionale deplora le sanzioni dell’amministrazione statunitense nei confronti del procuratore capo Karim Khan. La Corte si impegna a continuare a svolgere il suo mandato giudiziario nell’interesse di milioni di vittime innocenti di atrocità”, afferma la Corte in un post pubblicato sul suo profilo X. La Cpi “invita i 125 Stati” che la riconoscono, “la società civile e tutte le nazioni del mondo ad essere uniti per la giustizia internazionale“.

 

Ue: “Indipendenza Cpi va difesa a spada tratta, useremo tutti gli strumenti”

In serata, poi, l’Unione Europea ha comunicato il proprio pieno appoggio alla Cpi contro le sanzioni dell’amministrazione Trump. La Corte Penale Internazionale, ha detto il commissario europeo alla Giustizia, Michael McGrath, “deve potere continuare la sua lotta contro l’impunità globale, deve essere libera da interferenze esterne e la sua indipendenza deve essere difesa a spada tratta e sempre. A fronte delle sanzioni americane l’Unione è consapevole dell’urgenza di dare appoggio alla Cpi sotto il profilo finanziario ma anche diplomatico. Noi proseguiremo a utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per proteggere la Cpi“. Nel dibattito sulla tutela del sistema di giustizia internazionale e delle sue istituzioni alla plenaria di Strasburgo, McGrath ha aggiunto: “La difesa dello Stato di diritto dipende dalla nostra azione collettiva. I nostri valori condivisi trasposti nei diritti essenziali e nel diritto internazionale rappresentano l’unica bussola attendibile che guida le nostre azioni sempre. Soltanto un sistema solido e funzionante della giustizia internazionale che garantisca la responsabilità contro la violazione delle norme internazionali fornisce le garanzie per l’ordine internazionale basato sulle norme che noi tutti consideriamo essenziale. Oggi il sistema viene messo in discussione. Il 6 febbraio il presidente degli Usa, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo per autorizzare sanzioni contro la Cpi. Il 10 febbraio è stato pubblicato un allegato all’ordine esecutivo che prevede che alcuni procuratori della Cpi possono essere perseguiti. È una sfida nei confronti del lavoro della Cpi con il rischio di avere ripercussioni sulle indagini in corso e questo avrebbe un impatto su anni di indagine”, “al mondo di oggi le violazioni dei diritti dell’uomo non fanno che crescere sistematicamente” e “tutto questo richiede giustizia”. La Cpi e la Corte internazionale di giustizia “svolgono un ruolo essenziale”. In particolare, “l’Unione europea e gli Stati membri da sempre hanno appoggiato la Cpi e i principi dello Statuto di Roma. Tutti gli Stati membri hanno ratificato lo Statuto della Corte penale internazionale” e “la Cpi garantisce la responsabilità per coloro che commettono reati internazionali, dà una voce alle vittime del mondo intero, è uno strumento essenziale ai fini della prevenzione e contrasto dei reati internazionali e anche per promuovere la libertà, la sicurezza la giustizia e la pace“.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata