Il leader di Kiev: "Usa non ci hanno mai visto come membro dell'Alleanza". Arabia Saudita: "Favorevole a ospitare incontro Trump-Putin"
Donald Trump non fa passi indietro sull’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Secondo il capo della Casa Bianca Kiev non può entrare nell’Alleanza Atlantica: “Credo che dovrà andare così”, ha detto nella conferenza stampa alla Casa Bianca, sostenendo che “questo è stato il motivo dell’inizio della guerra”. Poi sulle concessioni che dovrebbe fare Mosca al tavolo dei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, il tycoon ha spiegato: “Forse la Russia cederà molto, forse no”. “Dipende tutto da quanto accadrà”, “i negoziati non sono veramente iniziati”, ha detto il presidente Usa.
Zelensky: “Usa non ci hanno mai visto come membro Nato”
Gli Stati Uniti, inclusa l’amministrazione Biden, non hanno mai considerato l’Ucraina come un membro della Nato. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
Arabia Saudita favorevole a ospitare incontro Trump-Putin
L’Arabia Saudita ha elogiato la recente telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, accogliendo “con favore” l’idea di ospitare un loro incontro. Il Regno dell’Arabia Saudita “esprime la sua disponibilità all’idea di ospitare il vertice”, ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri saudita, ribadendo “i suoi continui sforzi per raggiungere una pace duratura tra Russia e Ucraina”. Il ministero ha sottolineato che “negli ultimi tre anni, il Regno ha continuato questi sforzi, che hanno incluso l’organizzazione di numerosi incontri su questa questione”.
Ucraina, Zelensky: “Russia potrebbe attaccare Nato l’anno prossimo”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando ai giornalisti alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, ha suggerito che la Russia potrebbe attaccare la Nato l’anno prossimo senza le garanzie di sicurezza. “Questo è ciò che penso, non lo so”, le sue parole riportate dal Guardian. I russi “possono andare avanti in Ucraina, o andranno in Polonia o nei Paesi Baltici, e credo che questa sia la loro idea. Tutto quello che ho dall’intelligence è che sta preparando la guerra contro i paesi della Nato l’anno prossimo”, ha spiegato Zelensky, “questo è quello che penso, non lo so, non ho il 100%. Ma, Dio ci benedica, fermeremo questo pazzo”
Ucraina, von der Leyen: “Fermo sostegno a Kiev”
“Siamo fermamente al fianco dell’Ucraina. Vogliamo lavorare con molti partner in tutto il mondo per garantire che si possa decidere da una posizione di forza a quali condizioni tutti deporranno le armi. Il futuro dell’Ucraina è anche il futuro dell’Europa”. Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al forum della Csu. “Dobbiamo accelerare – sottolinea – il processo di adesione dell’Ucraina. Oggi in questo forum della Csu parleremo anche dell’Ucraina e dell’importante questione di in quali condizioni potrà finire questa terribile guerra. La questione riguarda direttamente l’Europa. Come noi, il popolo ucraino ha il massimo interesse a garantire una pace giusta e duratura. Ciò è particolarmente vero quando si suppone che gli stati europei garantiscano la sicurezza e intraprendano la ricostruzione”.
Ucraina, Cremlino: “Chernobyl? Kiev vuole ostacolare sforzi per negoziati”
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha suggerito che Kiev abbia accusato Mosca di essere responsabile di un attacco all’impianto nucleare di Chernobyl per ostacolare gli sforzi per porre fine alla guerra attraverso i negoziati, dopo che il presidente Usa Donald Trump ha parlato con il presidente russo Vladimir Putin di raggiungere un accordo di pace. “È ovvio che ci sono persone (nel governo ucraino) che continueranno a opporsi a qualsiasi tentativo di avviare un processo negoziale, ed è ovvio che queste persone faranno di tutto per cercare di far deragliare questo processo”, ha detto Peskov.
Ucraina, Cremlino nega di aver colpito Chernobyl: “Provocazione di Kiev”
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, smentisce l’affermazione dell’Ucraina, che ha accusato la Russia di avere colpito la centrale nucleare di Chernobyl. “Non si può parlare di attacchi alle infrastrutture nucleari, alle infrastrutture per l’energia nucleare” da parte della Russia, “pertanto, qualsiasi affermazione in tal senso non corrisponde alla realtà”, ha detto Peskov secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Ogni accusa” secondo cui Mosca colpisca strutture nucleari è una provocazione e una montatura, ha proseguito Peskov, aggiungendo che Kiev non esita a impegnarsi in questo senso.
Ucraina, Aiea dopo drone su Chernobyl: “Livelli radiazioni normali e stabili”
“Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, intorno all’01:50, il team dell’Aiea presente nel sito di Chernobyl ha sentito un’esplosione provenire dal New Safe Confinement, che protegge i resti del reattore 4 dell’ex centrale nucleare di Chernobyl, provocando un incendio. Sono stati informati che un drone aveva colpito il tetto dell’New Safe Confinement (Nsc). Il personale e i veicoli antincendio sono intervenuti in pochi minuti. Al momento, non ci sono indicazioni di una falla nel contenimento interno dell’NSC. I livelli di radiazione all’interno e all’esterno rimangono normali e stabili”. Lo riferisce l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), aggiungendo che “non sono state segnalate vittime” e precisando che “l’Aiea continua a monitorare la situazione”.
Ucraina, Zelensky: “Drone russo su copertura sito Chernobyl, danneggiata”
Nella notte “un drone d’attacco russo con una testata altamente esplosiva ha colpito la copertura che protegge il mondo dalle radiazioni nel reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl distrutta”. Lo riferisce il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che “la copertura della centrale nucleare di Chernobyl è stata danneggiata da questo drone”, che” l’incendio è stato spento” e “al momento i livelli di radiazioni non sono aumentati e vengono costantemente monitorati”. “Secondo le prime valutazioni, i danni al rifugio sono significativi”, ha aggiunto Zelensky. “Questa copertura è stata costruita dall’Ucraina insieme ad altri Paesi d’Europa e del mondo, insieme all’America, tutti coloro che si impegnano per una vera sicurezza per l’umanità. L’unico Paese al mondo che attacca questi siti, occupa le centrali nucleari e fa la guerra senza alcun riguardo per le conseguenze è la Russia di oggi. Questa è una minaccia terroristica per il mondo intero”, ha scritto ancora Zelensky in un post su X.
Ucraina: Vance minaccia invio truppe Usa se Mosca non negozia in buona fede
Il vice presidente Usa JD Vance, in un’intervista esclusiva al Wall Street Journal (Wsj), ha detto che l’opzione di inviare truppe statunitensi in Ucraina se Mosca non negozia in buona fede rimane “sul tavolo”. Lo riporta lo stesso Wsj, sottolineando che quello di Vance è un tono molto più duro di quello usato ieri dal segretario alla Difesa Pete Hegseth. Nell’intervista, Vance ha anche dichiarato che gli Usa colpiranno Mosca con sanzioni e potenzialmente con azioni militari se il presidente russo Vladimir Putin non accetterà un accordo di pace con l’Ucraina che garantisca l’indipendenza a lungo termine di Kiev. L’Ucraina deve avere “indipendenza sovrana”, ha detto Vance, aggiungendo che l’accordo che emergerà dai colloqui per porre fine alla guerra sconvolgerà le persone.
Ucraina, consigliere Zelensky: “Garanzie? Risorse militari comparabili con Mosca”
“Putin vuole ridefinire il diritto internazionale per legittimare l’intervento militare di alcuni Paesi nelle aree sotto la loro influenza. In questo modo, cerca di dimostrare che compiere massacri in territori sovrani altrui dovrebbe restare impunito. In sostanza, sostiene che un Paese possa invadere un altro se ciò rientra nei suoi interessi. Trovo queste idee estremamente pericolose e distruttive”. A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è Mykhailo Podolyak, uno dei più noti consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Secondo Podolyak il dialogo tra Trump e Putin è “una conversazione con forti componenti emotive. A prescindere da ciò che cercano di imporre, per noi resta l’interesse prioritario di porre fine alla guerra in modo equo per un lungo periodo. Ciò necessita tempo, non dobbiamo farci prendere dalla fretta”. “L’Europa – aggiunge – sta già facendo molto. Parlo della Commissione europea, dell’Unione europea nel suo complesso che ha già ripensato la sua politica estera, ha già riflettuto in generale su cosa è diventata la Russia, a quali rischi corre oggi se Mosca rimane com’è ora. L’Europa investe in armi e difesa molto più di prima. In parallelo, comprende chiaramente che l’investimento in Ucraina è un investimento sulla propria sicurezza e va aumentato. Mi attendo più integrazione europea, maggiori sforzi per la difesa comune, più iniziativa, più cooperazione bellica con l’Ucraina”.
“Zelensky dice che senza di noi perderemo tutti. Certo che può dire ‘no’ a Trump. Ci vengono costantemente fatte domande sulle nostre posizioni negoziali e cosa fare realisticamente per finire la guerra. Noi lo ripetiamo di continuo con Zelensky: è estremamente importante che i nostri partner capiscano che è impossibile fermare la Russia senza che comprenda che la vittoria militare è impossibile o addirittura stimolandola ad aggredire”. Non ci si può fidare di Putin: “Assolutamente e categoricamente no. Putin non appartiene alla categoria di persone che rispettano l’impegno o la parola data. Le sue promesse sono sempre false. Vive in un mondo illusorio, condotto da parametri altri dai nostri, ha un codice culturale diverso, crede di avere il diritto di usare tecniche genocidarie per risolvere problemi di politica estera e persino di politica interna. Di Putin non ci si può fidare perché altrimenti si è visti come un avversario debole, schiacciabile, e si finisce per fare il gioco russo”. Per l’Ucraina “le garanzie di sicurezza non devono essere documenti legali, ma azioni concrete come basi con un gran numero di missili di una certa gittata e con obiettivi specificati sul territorio della Russia e la presenza dell’Ucraina in varie alleanze militari. Kiev deve avere la garanzia di difese militari comparabili con le risorse militari della Russia”.
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