La leader dell'organizzazione 'Centro per le libertà civili' in un'intervista: "Con sostegno Italia meno soli contro Russia"

Oleksandra Matvijcuk, leader dell’organizzazione ‘Centro per le libertà civili’, che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 2022, ha parlato con LaPresse a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Dagli elogi al presidente Mattarella, duramente criticato da Mosca per le sue dichiarazioni sull’aggressione della Russia all’Ucraina al piano di pace del presidente Usa, Donald Trump, Matvijcuk ha fatto il punto sulla guerra, inviando un messaggio di speranza per il futuro e ringraziando l’Italia che con il suo sostegno fa sentire meno soli gli ucraini.

Applausi a Mattarella, russi criminali di guerra 

Parlando del capo dello Stato italiano, Oleksandra Matvijcuk ha fatto un plauso “al commento del presidente italiano. Credo che quello che più infastidisce i russi con questo paragone è che i criminali di guerra nazisti sono stati puniti”. “Esiste un esempio nella storia, con il tribunale di Norimberga, che li ha ritenuti responsabili dei loro crimini. Questo è qualcosa al quale stiamo lavorando congiuntamente. Recentemente le autorità europee hanno annunciato che la creazione di tribunali speciali per l’aggressione russa è nella fase finale”, ha affermato Matvijcuk che ha poi aggiunto:  “Vedremo in futuro come questi tribunali perseguiranno Putin, la leadership politica e quella militare per i loro crimini di guerra, così come è avvenuto nel secolo scorso con i criminali nazisti”. 

Con sostegno Italia meno soli contro Russia

Parlando dell’asse Roma-Kiev, Matvijcuk ha poi espresso “sincera gratitudine agli italiani per il loro supporto e la loro solidarietà”. “È molto importante, anche dal punto vista umano, non sentirsi soli quando ti trovi a combattere contro questo potere enorme che invade il tuo Paese, uccide la tua gente ed erode la tua identità. Quindi grazie per esserci vicini”, ha sottolineato l’attivista secondo cui “Non stiamo combattendo solo per noi stessi. La Russia è un impero e un impero ha un centro, ma non ha confini. Un impero cerca sempre di espandersi. Con la nostra battaglia, stiamo impedendo alla Russia di invadere altri Paesi. Gli ucraini stanno combattendo contro l’impero russo non da qualche anno, ma da secoli. Se non sono riusciti a ucciderci nel passato, quando sarebbe stato più facile, non ci riusciranno neanche nel 21esimo secolo”, ha detto ancora Matvijcuk.

Piano Trump? Nessun compromesso con aggressori

Inevitabile un passaggio sul piano del presidente americano che negli scorsi giorni ha parlato sia con Vladimir Putin che con Volodymyr Zelensky. “L’amministrazione Trump ha parlato di pace attraverso la forza. Questo significa che gli Stati Uniti, l’Ue e l’Ucraina non possono scendere a compromessi con l’aggressore, perché non sarebbe un segnale di forza, ma di debolezza”, ha spiegato Matvijcuk. “Come avvocata per i diritti umani, vorrei sentire più la voce della popolazione in questi colloqui di pace. Perché dobbiamo tenere conto dei 20mila bambini deportati illegalmente in Russia, delle migliaia di persone detenute illegalmente che subiscono regolarmente torture e abusi sessuali. Cosa succederà con le persone che hanno subito l’occupazione? Non hanno gli strumenti per difendersi, per difendere i loro diritti, la loro libertà, le loro proprietà e i loro cari”, ha aggiunto, “ci sono molti discorsi sui negoziati di pace. Ma dobbiamo prendere una cosa seriamente: Putin non ha iniziato questa guerra perché voleva semplicemente occupare una parte più grande dell’Ucraina. Ha iniziato questa guerra per occupare tutta l’Ucraina e oltre. Il suo sogno è ricostruire l’impero russo. Il problema è che dopo tre anni di guerra, non vuole recedere dal suo obiettivo. Questo significa che, se si vuole avere una pace sostenibile, dobbiamo disegnare delle vere garanzie di sicurezza, per rendere l’obiettivo di Putin impossibile da realizzarlo. Non solo rinviarlo”.

Kiev può dare contributo a sicurezza Nato 

“Credo che l’Ucraina debba far parte della Nato. L’Ucraina non trarrà solo beneficio da questo, ma darà un grande contributo alla sicurezza dell’Alleanza. Lo abbiamo dimostrato sul campo di battaglia. L’esercito ucraino è il più grande in Europa, con esperienza di combattimento per combattere contro la Russia”, ha dichiarato Matvijcuk a proposito del desiderio di Kiev di far parte dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico. “La speranza non è la certezza che tutto andrà bene, ma una profonda comprensione che tutti i nostri sforzi hanno un significato enorme. Il futuro non è solo poco chiaro, ma non è ancora stato scritto. Questo significa che abbiamo una possibilità di combattere per il futuro che vogliamo per noi e per i nostri figli. Cogliamo questa possibilità”, ha concluso. 

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