Il segretario di Stato Usa è in visita nel Paese. Netanyahu intanto non ha dato l'approvazione all'ingresso di caravan e attrezzature pesanti nella Striscia di Gaza
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante le consultazioni sulla sicurezza di ieri sera a Monaco di Baviera, non ha dato l’approvazione, per ora, all’ingresso di caravan e attrezzature pesanti nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Times of Israel, citando l’emittente pubblica Kan.
Alla base del rifiuto ci sarebbe il fatto che il premier vuole estendere l’attuale prima fase dell’accordo oltre i 42 giorni designati, che dovrebbero concludersi il 1 marzo, e garantire la libertà di più ostaggi come parte della fase uno, compresi altri ostaggi che Tel Aviv ora sa essere in cattive condizioni di salute. Il leader dello Stato ebraico, inoltre, continua a strizzare l’occhio a Donald Trump assicurando che lui e il tycoon hanno una “strategia comune”.
Nel frattempo il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato in Israele per iniziare il suo tour in Medioriente.
Marco Rubio in Israele
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha incontrato il primo ministro israeliano, in occasione dell’inizio del suo tour in Medioriente. La visita di Rubio, la sua prima nella regione in qualità di massimo diplomatico americano, ha ricevuto un caloroso benvenuto dal premier dello Stato ebraico, che ha elogiato il piano di Donald Trump di trasferire la popolazione palestinese della Striscia di Gaza in altri Paesi.
Rubio: “Hamas non può continuare a governare, deve essere eliminato”
“Hamas non può continuare come forza militare o governativa”. Così il segretario di Stato americano Marco Rubio in conferenza stampa dopo l’incontro col premier israeliano Benjamin Netanyahu, in Israele. “Il gruppo di Hamas deve essere eliminato” e “sradicato”, ha aggiunto il diplomatico Usa.
Netanyahu: “Se ostaggi non saranno liberati si scatenerà l’inferno”
“Se tutti i nostri ostaggi non verranno rilasciati, fino all’ultimo, si scatenerà l’inferno“. Così il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo l’incontro con il segretario di Stato americano Marco Rubio. I due leader hanno fatto una dichiarazione congiunta in una conferenza stampa dopo l’incontro. “Abbiamo una strategia comune” con gli Usa – ha detto il premier israeliano – e non possiamo sempre condividere i dettagli di questa strategia con il pubblico”, “anche quando le porte dell’inferno verranno aperte, come sicuramente accadrà se tutti i nostri ostaggi non verranno rilasciati, fino all’ultimo”.
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