Il decesso del dissidente nella colonia penale nell'artico
“Oggi ricorre il primo anniversario della morte del leader politico dell’opposizione russa Alexei Navalny, di cui il presidente Putin e le autorità russe hanno la responsabilità ultima”. Così in una nota l’Alto rappresentante per gli Affari Esteri e la Sicurezza Kaja Kallas a nome dell’Unione Europea nel primo anniversario della morte dell’oppositore russo. “Mentre la Russia intensifica la sua guerra illegale di aggressione contro l’Ucraina, continua anche la sua repressione interna, prendendo di mira coloro che sostengono la democrazia.
Alexei Navalny ha dato la vita per una Russia libera e democratica. Oggi, i suoi avvocati rimangono ingiustamente imprigionati, insieme a centinaia di prigionieri politici. La Russia deve rilasciare immediatamente e incondizionatamente gli avvocati di Alexei Navalny e tutti i prigionieri politici”, prosegue la nota della Ue che ricorda di aver sanzionato dal 2020 “i responsabili dell’avvelenamento, dell’arresto arbitrario e dell’ingiusto processo e della condanna politica di Alexei Navalny”. L’Unione Europea infine “invita la Russia a porre fine alla sua brutale repressione della società civile, dei media e dei membri dell’opposizione e a rispettare le leggi internazionali”.
Un anno fa la morte dell’oppositore
Il 16 febbraio del 2024 moriva a 47 anni in una colonia penale nell’Artico, il principale oppositore russo Alexey Navalny. Secondo gli 007 di Mosca il decesso di Navalny è avvenuto per cause naturali ma la sua famiglia e i suoi alleati respingono questa versione e insistono sul fatto che sia stato ucciso su ordine del Cremlino: accuse che i funzionari russi negano. Oltre 40 Paesi, tra cui l’Italia, hanno lanciato un appello affinché la Russia consenta “un’indagine internazionale indipendente e trasparente sulle circostanze della morte improvvisa”. Navalny riposa nel cimitero di Borisovskoye, a Mosca, dove centinaia di sostenitori si recano ogni giorno per rendergli omaggio. Nel primo anniversario della morte diverse le iniziative in Russia e all’estero per continuare a ricordare il principale oppositore di Putin.
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