Zelensky: "Non parteciperemo e non accetteremo l'esito"

Usa e Russia pronti a vedersi domani a Riad, in Arabia Saudita, per preparare i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, mentre i leader Ue si riuniscono in un vertice di emergenza a Parigi, convocato per oggi dal presidente francese Macron. “Oggi, su istruzioni del presidente Putin, il ministro degli Esteri Lavrov e l’assistente presidenziale Yuri Ushakov volano a Riad. Si prevede che martedì terranno un incontro a Riad con le loro controparti Usa, che sarà dedicato principalmente al ripristino dell’intero complesso delle relazioni russo-americane”, ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo l’agenzia di stampa russa Tass. 

Zelensky: “Usa vogliono compiacere Putin” 

È un problema “che gli Stati Uniti oggi dicano cose che sono molto piacevoli per Putin. Penso che sia il nocciolo della questione. Perché vogliono compiacerlo. Perché? Per incontrarsi e avere un successo veloce”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista all’emittente pubblica tedesca Ard.

Zelensky ha precisato di essere consapevole che Trump ha “relazioni molto strette con Putin”. Il presidente ucraino ha però sottolineato che, a suo parere, “non possono esserci buoni rapporti tra i presidenti degli Usa e della Russia, perché sono poli diversi, culture completamente diverse, comunità di valori diverse”.

Usa e Russia a Riad anche per preparare incontro Trump-Putin

Peskov ha dichiarato che i colloqui riguarderanno il ripristino dei legami fra Usa e Russia, l’Ucraina e la preparazione di possibili negoziati e di un incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente Usa Donald Trump. L’inviato di Trump Steve Witkoff ha dichiarato domenica a Fox News che lui e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz si recheranno in Arabia Saudita per colloqui sull’Ucraina. Sarà il segretario di Stato americano Marco Rubio a guidare la delegazione Usa in Arabia Saudita per colloqui diretti con funzionari russi per cercare di porre fine ai combattimenti in Ucraina.

 

Zelensky: “Non parteciperemo a negoziati Usa-Russia e non accetteremo esito”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il suo Paese non prenderà parte ai colloqui tra Stati Uniti e Russia in programma nei prossimi giorni per porre fine alla guerra e non accetterà l’esito dei colloqui se l’Ucraina non parteciperà. Parlando ai giornalisti in una conferenza telefonica dagli Emirati Arabi Uniti, Zelensky ha affermato che il suo governo non era stato invitato ai colloqui previsti per martedì in Arabia Saudita e ha aggiunto che non avrebbero “prodotto alcun risultato”, data l’assenza di funzionari ucraini.

Ucraina, Rubio arrivato in Arabia Saudita

Il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato oggi a Riad, capitale dell’Arabia Saudita, dopo il suo viaggio in Israele. Rubio guiderà una delegazione Usa per colloqui diretti in programma domani a Riad con funzionari russi. Ai colloqui per gli Usa dovrebbero partecipare anche il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz e l’inviato speciale Steve Witkoff. Per la Russia, invece, il Cremlino ha annunciato che sono in partenza per Riad il ministro degli Esteri Lavrov e l’assistente presidenziale Yuri Ushakov. Secondo quanto riferito dal Cremlino, nell’incontro si parlerà del ripristino dell’intera gamma di relazioni bilaterali Usa-Russia, nonché dei preparativi per eventuali negoziati su una soluzione in Ucraina e di un incontro fra Trump e Putin.

 

Ucraina, media: “Usa potrebbero inviare truppe a proteggere giacimenti minerari”

Gli Stati Uniti avrebbero espresso la loro disponibilità a inviare truppe in Ucraina per proteggere i giacimenti minerali qualora si dovesse raggiunto un accordo con la Russia per porre fine alla guerra. Lo riporta l’Nbc citando fonti informate. L’Ucraina ha alcune delle più grandi riserve mondiali di titanio e terre rare, entrambi utilizzati per realizzare una varietà di prodotti tecnologici. Molti dei minerali, tuttavia, si trovano in aree ora controllate dalle truppe russe, secondo funzionari statunitensi.

Cremlino: “Su invio peacekeeper finora nessuna discussione concreta”

La questione del dispiegamento di un contingente di pace in Ucraina è in discussione in Europa, ma nessuno sta avendo conversazioni sostanziali. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Gli europei stanno parlando molto di contingenti di peacekeeping – sia i francesi che i britannici. Questo è vero. Ma conosciamo le regole per il dispiegamento dei contingenti di pace. Finora non ci sono state discussioni concrete su questo tema”, ha dichiarato Peskov ai giornalisti.

Lavrov: “Da leader europei a Monaco discorsi aggressivi contro di noi”

Le dichiarazioni dei leader di alcuni Paesi europei alla conferenza sulla sicurezza di Monaco sono state insolitamente aggressive. È quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, aprendo i colloqui con il ministro degli Esteri serbo Marko Djuric, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “Purtroppo, la situazione nel mondo e soprattutto in Europa è sempre più influenzata da quelle forze che non sono soddisfatte del corso della storia e che vorrebbero riscrivere questa storia e diventare egemoni sulla scena internazionale. Lo abbiamo visto ancora una volta. Recentemente, alla Conferenza di Monaco, i discorsi dei leader europei sono stati insolitamente aggressivi, soprattutto nei confronti del mio Paese”, ha detto Lavrov, “ci sono state altre voci, più realistiche, basate sul radicale cambiamento degli equilibri di potere nel mondo. Voci che cominciano a prendere in considerazione le realtà dell’ordine mondiale multipolare oggettivamente emergente”.  

 

Lavrov: “Impossibili concessioni territoriali in negoziati”

Lavrov ha escluso che si possa pensare a concessioni territoriali all’Ucraina durante i negoziati. “Con queste abitudini naziste – le forze armate ucraine si stanno comportando anche peggio degli assassini di Hitler, guardate le atrocità che stanno commettendo – volete che nei colloqui di insediamento ci sia anche solo un pensiero sulla possibilità di cedere alcuni territori? Come cedere? Con il popolo russo o senza popolo? Con i soli metalli rari”, ha detto Lavrov ai giornalisti. “Le concessioni territoriali a quella che oggi si chiama Ucraina sono state fatte dalla leadership sovietica durante la formazione dell’URSS, quando vasti territori che erano stati sviluppati dal popolo russo per secoli, sui quali il popolo russo ha fondato città, costruito fabbriche, porti, organizzato la vita, l’industria e l’agricoltura, sono stati, per ragioni di cui il presidente ha parlato molte volte, inclusi nella Repubblica Socialista Sovietica Ucraina”, ha detto ancora Lavrov. 

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