Il ministro degli Esteri russo ha parlato ai giornalisti al termine dell'incontro con il segretario di Stato americano

“Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e tutto il suo staff devono essere fatti ragionare: hanno bisogno di una severa tirata d’orecchie”, ha dichiarato Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, parlando ai giornalisti a seguito dei colloqui Russia-USA tenutisi a Riad, durante i quali lui stesso guidava la delegazione di Mosca. A riportarlo è l’agenzia di stampa russa Tass. Discutendo del vertice, Lavrov ha sottolineato: “A Riad la conversazione si è rivelata, a mio avviso, estremamente utile: ci siamo ascoltati reciprocamente e sono convinto che la parte americana abbia iniziato a comprendere meglio la nostra posizione.” Il ministro ha poi richiamato i tre obiettivi già menzionati dal segretario di Stato americano Marco Rubio, secondo cui le parti si sarebbero accordate per ripristinare il personale delle rispettive ambasciate a Mosca e Washington; creare una task force di alto livello per sostenere i colloqui di pace sull’Ucraina; esplorare relazioni più strette e una cooperazione economica più profonda.

Consultazioni regolari sull’Ucraina

Lavrov ha aggiunto che Stati Uniti e Mosca hanno deciso di nominare dei rappresentanti per condurre “consultazioni regolari” sull’Ucraina. “Non solo abbiamo ascoltato, ma ci siamo ascoltati a vicenda”, ha affermato, precisando che il quadro della nostra posizione è stato nuovamente delineato in dettaglio, con esempi specifici tratti dai ripetuti discorsi del presidente Putin.

No al coinvolgimento di peacemaker Nato

Passando all’ipotesi di un coinvolgimento di peacemaker sotto l’egida della Nato in Ucraina, Lavrov ha definito la proposta “inaccettabile per la Russia”, come riportato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “L’apparizione di forze armate appartenenti a Paesi della Nato, anche se impiegate sotto una bandiera straniera, europea o nazionale, non modifica la nostra posizione. Per noi questo è del tutto inaccettabile”, ha affermato. Infine, in merito alle indiscrezioni di stampa diffuse questa mattina, che ipotizzavano un percorso di pace articolato in tre fasi, Lavrov ha smentito ogni proposta in tal senso in discussioni tra Mosca e Washington. “Non ho mai visto tali informazioni o resoconti. Ho chiesto oggi a Rubio e Waltz cosa intendessero, e mi hanno confermato che si trattava di un fake”, ha concluso Lavrov.

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