Secondo i media greci alcuni manifestanti avrebbero lanciato anche delle molotov. La tragedia il 28 febbraio 2023 a Tempe

Momenti di tensione nel centro di Atene durante la manifestazione in occasione del secondo anniversario del disastro ferroviario del 28 febbraio del 2023. Secondo i media greci, alcuni manifestanti incappucciati, dirigendosi verso l’esterno del Parlamento, avrebbero lanciato delle molotov. La polizia sta cercando di allontanare i manifestanti. 

Gli scontri

I lanci delle molotov hanno provocato un incendio nei pressi del monumento del Milite Ignoto in Piazza Syntagma. Lo stesso gruppo di manifestanti, che ha lanciato pietre e altri oggetti verso la polizia, ha acceso un fuoco all’esterno di un hotel. Gli agenti hanno utilizzato granate stordenti e gas lacrimogeni. Anche a Salonicco si sono verificati degli incidenti, nei pressi del terminal degli autobus, con alcuni manifestanti con volto coperto che hanno lanciato oggetti e pietre contro la polizia.

 

41 arresti e 20 feriti

Le autorità greche hanno riferito che almeno 41 persone sono state arrestate e 20 sono rimaste ferite durante le violenze fuori dal Parlamento ad Atene e nelle strade vicine, in occasione del secondo anniversario del disastro ferroviario del 28 febbraio del 2023. La polizia ha sparato raffiche di gas lacrimogeni e granate stordenti e ha usato idranti per sgomberare la folla: scontri sono scoppiati anche davanti all’Arco di Adriano.

Due anni fa il disastro ferroviario a Tempe

Era il 28 febbraio del 2023, quando vicino Tempe ci fu uno scontro frontale fra un treno passeggeri e un treno merci in cui morirono 57 persone. Il treno passeggeri, sul quale viaggiavano molti studenti universitari, era stato erroneamente indirizzato sullo stesso binario di un treno merci in arrivo. Parenti delle vittime, sindacati e studenti si sono mobilitati in 300 città in Grecia e all’estero; migliaia di persone si sono raccolte davanti al Parlamento ad Atene e uno sciopero generale sta bloccando voli, treni e traghetti, interrompendo i servizi e le attività commerciali. La mobilitazione di massa, guidata dai parenti delle 57 persone rimaste uccise, è stata alimentata dal risentimento dell’opinione pubblica contro l’inazione del governo conservatore. I critici sostengono che dei politici dovrebbero essere chiamati a rispondere delle mancanze che hanno portato all’incidente, ma finora solo funzionari delle ferrovie sono stati accusati di qualche reato. Il governo si trova ad affrontare pressioni crescenti, poiché gli inquirenti attribuiscono la responsabilità dell’accaduto all’errore umano, alle infrastrutture obsolete e alla mancata installazione di sistemi di sicurezza. Voli e servizi ferroviari sono stati cancellati, i traghetti bloccati e i trasporti pubblici in tutto il Paese hanno subito disagi. Molti negozi di Atene sono rimasti chiusi, lasciando nelle vetrine messaggi di solidarietà per le famiglie delle vittime.

I sindacalisti: “Verità e responsabilità devono venire a galla”

“La verità deve venire a galla e i responsabili, a prescindere dalla loro posizione, devono essere chiamati a risponderne”, ha dichiarato Yannis Panagopoulos, presidente della Confederazione Generale dei Lavoratori Greci, il più grande sindacato del Paese, che appoggia lo sciopero di oggi. “Scendiamo tutti in piazza, esprimendo l’indignazione e le richieste della stragrande maggioranza del popolo greco”, ha aggiunto. Ad Atene i manifestanti protestano al grido di ‘Voi contate i profitti, noi contiamo le vite’: hanno portato con sé palloncini neri e striscioni anit-governativi. Sono oltre 5mila gli agenti di polizia dispiegati in città per gestire eventuali disordini. Le famiglie delle vittime hanno esortato i manifestanti a concentrarsi sul ricordo e non sulla politica: “Questo giorno è un giorno di ricordo, rispetto e riflessione”, ha dichiarato in un comunicato l’associazione che rappresenta le famiglie. “È dedicata a coloro che sono stati ingiustamente uccisi, alle famiglie in lutto e alla ricerca di giustizia che rimane irrisolta”, aggiunge

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