La Russia ha chiesto “alla parte americana di considerare la possibilità di ripristinare il traffico aereo diretto”. Lo comunica il ministero degli Esteri russo, riferendo dei colloqui fra Russia e Usa tenutisi ieri a Istanbul. “Il 27 febbraio si sono tenute a Istanbul consultazioni russo-americane, in formato esperti, fra il direttore del dipartimento del Nord Atlantico del ministero degli Esteri russo A.N. Darchiev e il vice assistente del segretario di Stato degli Stati Uniti S. Coulter sulle questioni relative alla normalizzazione del funzionamento delle missioni diplomatiche di entrambi i Paesi nello sviluppo dei recenti contatti bilaterali ai massimi e alti livelli”, riferisce il ministero russo, aggiungendo che “in conformità con le istruzioni dei capi dei dipartimenti di politica estera, sono stati discussi in dettaglio i modi per superare i numerosi ‘fattori irritanti’ ereditati dalle precedenti amministrazioni americane”.
Il ministero degli Esteri russo fa sapere che, nell’incontro delle delegazioni di Usa e Russia a Istanbul, “sono state concordate misure congiunte per garantire il finanziamento senza ostacoli delle attività delle missioni diplomatiche della Russia e degli Stati Uniti su base reciproca”. “È stata sottolineata in particolare la necessità di ottenere risultati concreti volti a creare le condizioni per migliorare le relazioni bilaterali nell’interesse dei popoli dei nostri Paesi” e “nello specifico, è stato chiesto alla parte americana di considerare la possibilità di ripristinare il traffico aereo diretto”, conclude il ministero.
Gli Stati Uniti e altri Paesi occidentali hanno tagliato i collegamenti aerei con la Russia nell’ambito di una serie di sanzioni imposte a Mosca dopo l’invio di truppe in Ucraina il 24 febbraio 2022. I colloqui fra Stati Uniti e Russia a Istanbul hanno fatto seguito a un’intesa raggiunta durante la telefonata del presidente Usa Donald Trump con il presidente russo Vladimir Putin e ai negoziati fra alti diplomatici russi e statunitensi e altri funzionari all’inizio del mese in Arabia Saudita. A Riad, Mosca e Washington hanno concordato di iniziare a lavorare per porre fine ai combattimenti in Ucraina e migliorare i loro legami diplomatici ed economici. Ciò include il ripristino del personale delle ambasciate, che negli ultimi anni sono state duramente colpite da espulsioni reciproche di un gran numero di diplomatici, dalla chiusura di uffici e da altre restrizioni. Il dipartimento di Stato americano ha dichiarato che durante i colloqui di giovedì a Istanbul la delegazione Usa “ha sollevato preoccupazioni in merito all’accesso ai servizi bancari e contrattuali, nonché alla necessità di garantire livelli di personale stabili e sostenibili presso l’ambasciata statunitense a Mosca”. “Attraverso discussioni costruttive, entrambe le parti hanno individuato i primi passi concreti per stabilizzare le operazioni della missione bilaterale in questi settori”, si legge in un comunicato del dipartimento. Sonata Coulter, vice segretaria di Stato americana per la Russia e l’Europa centrale, che ha guidato la delegazione Usa, e Alexander Darchiyev, capo del dipartimento per l’America del Nord del ministero degli Esteri russo, che ha guidato il team di negoziatori di Mosca, “hanno concordato di tenere un incontro di follow-up su questi temi nel breve termine”, ha riferito ancora il dipartimento di Stato americano. Ieri Vladimir Putin ha accolto quelli che ha definito “pragmatismo e visione realistica” dell’amministrazione Trump rispetto a “stereotipi e cliché ideologici messianici” dei suoi predecessori. “I primi contatti con la nuova amministrazione statunitense incoraggiano alcune speranze”, ha detto Putin ieri, aggiungendo che “c’è una disponibilità reciproca a lavorare per ripristinare le relazioni e risolvere gradualmente una quantità colossale di problemi strategici sistemici nell’architettura globale”.