La nota diffusa dalla legale Alessandra Ballerini

“Sono passati oltre 100 giorni da quando il cooperante italiano Alberto Trentini è stato fermato mentre si trovava a svolgere una missione umanitaria in Venezuela in favore delle persone con disabilità. Da allora, non ha potuto ricevere nessuna visita, neppure consolare, né chiamare casa. Abbiamo posto in essere diverse iniziative per tenere alta l’attenzione sullo stato di detenzione di Alberto e per chiederne la sua immediata liberazione. Dal 5 marzo, ogni giorno inizieremo un digiuno a staffetta in solidarietà. Vi chiediamo di unirvi a noi per far sapere a tutti che Alberto non è solo. Digiuneremo a turno per 24 ore fin quando Alberto non potrà tornare a casa. Vi chiediamo un piccolo sacrificio che è, però, un grande ed importante gesto di solidarietà. Grazie a chi potrà partecipare”. Così in una nota diffusa dalla legale Alessandra Ballerini, che rappresenta la famiglia del cooperante veneziano.

Per aderire iscriversi al link https://bit.ly/digiuno-alberto-trentini indicando i propri dati e la data in cui si desidera aderire. I nominativi dei partecipanti verranno pubblicati quotidianamente nei canali social Facebook e Instagram. 

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