Oggi vertice dei leader europei con il presidente ucraino. Macron: "Se nessuno fermerà Putin andrà in Moldavia e forse Romania"
All’indomani dello scontro verbale con Donald Trump alla Casa Bianca, Volodymyr Zelensky è volato a Londra anticipando il suo incontro con Keir Starmer. Sotto gli obiettivi di fotografi e telecamere, Starmer ha abbracciato Zelensky davanti al numero 10 di Downing Street, immagine che è parsa un messaggio alla Casa Bianca su quale sia la chiara posizione del Regno Unito. Poi Starmer ha esplicitato anche a parole: “Staremo a fianco dell’Ucraina per tutto il tempo che ci vorrà“, ha detto, assicurando che il suo Paese ha una determinazione “assoluta” e “incrollabile” a raggiungere “una pace duratura basata sulla sovranità e sulla sicurezza“. “Siamo felici di avere partner e amici così“, la risposta di Zelensky, accompagnata da un ringraziamento per il sostegno. E per il fatto che anche re Carlo III lo riceverà domenica.
London. A meaningful and warm meeting with Prime Minister @Keir_Starmer.
During our talks, we discussed the challenges facing Ukraine and all of Europe, coordination with partners, concrete steps to strengthen Ukraine’s position, and ending the war with a just peace, along with… pic.twitter.com/IAwcPgbhYW
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 1, 2025
Oggi vertice dei leader europei
Il tutto avviene alla vigilia del summit di leader europei convocato a Londra da Starmer per oggi, domenica. A Lancaster House, residenza di 200 anni vicino Buckingham Palace, si riuniranno una quindicina di leader europei e anche Zelensky, per discutere di come assicurare una fine pacifica della guerra e garantire la sicurezza in tutto il continente. L’incontro fra Zelensky e Starmer era inizialmente previsto per domenica, poco prima del summit, ma pare sia stato anticipato alla luce dello scontro con Trump e JD Vance nello Studio Ovale. Secondo il retroscena diffuso da Axios, dopo l’acceso botta e risposta in mondovisione la delegazione di Zelensky avrebbe aspettato per circa un’ora in un’altra stanza nella speranza di potere riprendere l’incontro, firmando l’accordo sui minerali e salvando la visita, ma a quel punto il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz sarebbero usciti dallo Studio Ovale e gli avrebbero chiesto di andarsene.
Zelensky: “Nonostante il dialogo duro, restiamo partner strategici”
“Nonostante il dialogo duro, rimaniamo partner strategici“, ha provato a ricostruire Zelensky, che ha però chiarito in un’intervista a Fox News di non dovere nessuna scusa a Donald Trump e che “certe conversazioni non andrebbero fatte di fronte ai media, con tutto il rispetto per la democrazia e la stampa libera”. “Siamo pronti a firmare l’accordo sui minerali e sarà il primo passo verso garanzie di sicurezza. Ma non è sufficiente”, ha poi proseguito in un lungo post su X, ribadendo la richiesta di garanzie di sicurezza: “Non possiamo semplicemente smettere di combattere e non avere garanzie che Putin non torni domani“.
Macron: “Se nessuno fermerà Putin andrà in Moldavia e forse Romania”
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha parlato con Zelensky e ha riferito di avergli chiesto di ricucire con il tycoon. Sia con Zelensky che con Trump ha parlato inoltre Emmanuel Macron, che in un’intervista ha detto di ritenere che “al di là dell’irritazione, tutti debbano tornare alla calma e al rispetto“, chiarendo tuttavia che se nessuno fermerà Vladimir Putin lui “andrà sicuramente in Moldavia e forse oltre, in Romania“. L’amministrazione Trump, però, secondo informazioni di stampa, valuta uno stop totale agli aiuti a Kiev, sia diretti che indiretti. La decisione, se presa, riguarderebbe miliardi di dollari di radar, veicoli, munizioni e missili in attesa di essere spediti in Ucraina tramite l’autorità presidenziale che può attingere dagli arsenali del Pentagono. Ma non solo: secondo il New York Times, Washington potrebbe anche porre fine al sostegno indiretto a Kiev, che include finanziamento militare, condivisione di informazioni d’intelligence, addestramento per le truppe e piloti ucraini, coordinamento militare statunitense degli aiuti internazionali da una base in Germania. Mosca intanto si sfrega le mani: la visita di Zelensky negli Usa “è stato un completo fallimento“, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, accusando il presidente ucraino di essere “un guerrafondaio irresponsabile“.
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